I PUNTI VENDITA - La variazione tendenziale negativa del 3,4%, spiega l'istat, deriva da flessioni sia delle vendite delle imprese della grande distribuzione (-1,5%) sia delle vendite delle imprese operanti su piccole superfici (-4,8%). A giugno 2008 il calo delle vendite è risultato più contenuto nella grande distribuzione che nelle imprese operanti su piccole superfici sia per i prodotti alimentari (-1,6% rispetto a -5,5%), sia per i prodotti non alimentari (-1,7% rispetto a -4,7%). Nel primo semestre il valore del totale delle vendite ha registrato un variazione tendenziale negativa dello 0,5 per cento. Con le vendite di prodotti alimentari cresciute dello 0,7% e quelle di prodotti non alimentari in calo dell'1,4%. Nel mese di giugno, prosegue l'istituto, tutte le forme di vendita della grande distribuzione hanno registrato variazioni tendenziali negative del valore delle vendite, con le flessioni più marcate per gli hard discount (-2,3%) e ipermercati (-1,7%).
PRODOTTI NON ALIMENTARI - Per quanto riguarda il valore delle vendite di prodotti non alimentari, a giugno tutti i gruppi hanno registrato variazioni tendenziali negative con le flessioni più marcate per prodotti di profumeria e cura della persona (-6%), giochi, giocattoli, sport e campeggio (-5,3%), elettrodomestici, radio, tv e registratori (-5,1%) e dotazioni per l'informatica, per le telecomunicazioni e la telefonia (-5%).
RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE - Guardando alla ripartizione geografica, segnala l'istat, a giugno il valore del totale delle vendite al dettaglio ha registrato variazione tendenziali negative in tutte le ripartizioni con le flessioni maggiori nel sud e isole (-4,2%) e nel centro (-4%). Infine, conclude l'istat, le imprese al dettaglio hanno dichiarato a giugno 2008 un numero medio di giorni di apertura pari a 24,7. Gli esercizi della grande distribuzione sono rimasti aperti, in media, 25,6 giorni e le imprese operanti su piccole superfici per 24,1 giornifonte: corriere.it
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