Politica energetica UE: il nuovo Piano d'azione 2007-2009

Varata la nuova strategia UE nel settore energetico
Varata la nuova strategia UE nel settore energetico, in base alla quale le istituzioni comunitarie ed i singoli Stati membri dovranno adoperarsi nell'immediato futuro per favorire la creazione di un mercato interno nei settori dell'elettricità e del gas sempre più competitivo, per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento, ma soprattutto per stimolare l'efficienza energetica e l'utilizzo di energie rinnovabili.
Nel corso del Consiglio europeo di Primavera dell'8-9 marzo scorso il Consiglio europeo ha adottato un nuovo Piano d'azione, che governerà l'azione dell'UE per il periodo 2007-2009 in materia di energia. Cinque sono gli aspetti toccati dal Piano: il mercato interno dell'elettricità e del gas, la sicurezza dell'approvvigionamento, la politica internazionale in materia energetica, l'efficienza energetica e le energie rinnovabili, le tecnologie energetiche.
Per quanto attiene al primo aspetto, e cioè quello del mercato interno dell'elettricità e del gas, il Consiglio europeo fissa come obiettivi dell'azione dell'UE:
l'aumento della competitività del settore;
la creazione di regole capaci di stimolare il raggiungimento di un vero e proprio mercato europeo dell'elettricità e del gas;
un aumento degli investimenti, specie nel settore delle reti transfrontaliere per l'energia ed il gas.
Tra le novità più interessanti del Piano d'azione, l'impegno a proseguire, attraverso adeguate norme, nell'azione di apertura dei mercati nazionali dell'energia e del gas, ma anche la richiesta di procedere sulla strada di un'effettiva separazione tra le attività di fornitura e produzione da una parte, e le reti di distribuzione di gas ed elettricità dall'altra. Infine, in materia di investimenti nelle reti transfrontaliere di energia e gas, l'UE fissa l'obiettivo di portare la capacità di interscambio tra i Paesi UE entro il 2010 al 10% rispetto ai consumi totali.
Per quanto attiene, invece, alla sicurezza dell'approvvigionamento, il Consiglio individua come possibile soluzione una maggiore cooperazione e solidarietà tra i Paesi membri dell'UE. In particolar modo chiede di sviluppare un meccanismo di risposta alla crisi basato sulla mutua cooperazione tra Paesi membri, ma anche di procedere a diversificare il più possibile le fonti di approvvigionamento nonché le modalità di trasporto. Collegato a tale tema quello delle relazioni internazionali in materia energetica, dove il Consiglio chiede di raggiungere al più presto un nuovo accordo di partenariato con la Russia, ma anche di provvedere a migliorare ed intensificare le relazioni con gli altri Paesi fornitori di energia e gas, primi tra tutti quelli centro asiatici, del Mar Nero e del Caspio.
Considerato storico da più parti, inoltre, l'accordo in materia di energie rinnovabili e di efficienza energetica, questioni strettamente collegate del resto con la lotta al cambiamento climatico, che l'UE intende portare avanti in maniera decisa. In particolare in materia di efficienza energetica il Consiglio ha fissato, innanzi tutto, l'ambizioso obiettivo di ridurre del 20% il consumo di energia nell'UE rispetto alle proiezioni fatte per il 2020, principalmente agendo nel lungo termine sulle 5 priorità indicate dalla Commissione europea: trasporti, macchinari, comportamento dei consumatori, nuove tecnologie, edifici. Tra le iniziative da adottare da subito, invece, segnaliamo il sostegno all'adozione di una proposta di norma sull'efficienza energetica negli uffici e relativamente all'illuminazione pubblica, che dovrebbe essere presentata nel 2008, ed una sull'illuminazione sulle abitazioni private per il 2009. Per quanto attiene alle energie rinnovabili, come quella eolica, la solare o la termica, il Consiglio fissa l'obiettivo di portare il consumo di esse nell'UE al 20% rispetto al totale entro il 2020, e quello di biocarburanti al 10% del totale sempre entro il 2020.
Infine, importanti sono anche le nuove indicazioni in materie di tecnologie energetiche. Oltre a sottolineare l'importanza di sviluppare tecnologie che consentano produzioni più efficienti da un punto di vista energetico nonché basate su combustibili fossili più puliti, il Consiglio chiede con urgenza che gli Stati membri e la Commissione si adoperino per aumentare le attività di ricerca e per creare condizioni che rendano possibile, entro il 2020, la cattura e lo stoccaggio ecosostenibili dell'anidride carbonica grazie a nuovi centrali a combustibili fossili. Oltre a questo il Consiglio appoggia l'intenzione della Commissione di incentivare la costruzione e la messa in funzione, entro il 2015, di 12 impianti per la dimostrazione di tecnologie che consentano un'utilizzazione sostenibile dei combustibili fossili per la produzione commerciale di elettricità. Oltre a questo, da notare anche la riconferma del rispetto del principio della libera scelta per ciascun Stato membro del proprio mix energetico, e dunque anche dell'utilizzo del nucleare, settore nel quale tuttavia il Consiglio sostiene le iniziative della Commissione per renderlo più sicuro e per facilitare lo smaltimento ed il trattamento delle scorie, grazie anche ai contributi del 7° Programma Quadro.
Per maggiori informazioni sull'argomento, si invita gli interessati a scaricare le Conclusioni della Presidenza del Consiglio europeo di Primavera dall'apposita sezione del sito Internet dell'UE.

FONTE: Coopération Bancaire pour l'Europe GEIE