PRODUTTIVITÀ - Montezemolo considera poi irrinunciabile uno scambio tra salari e produttività «perché solo così si pongono le basi per un recupero di competitività all’interno Paese, altrimenti - dice - vincerebbe un’incomprensibile logica risarcitoria, tutta rivolta al passato». E sostiene la necessità di un segnale forte in aiuto alle famiglie che dovrebbe venire dalla riqualificazione della spesa sociale. La crescita per il presidente di Confindustria è «l’unica via possibile, il vero bene comune». E, afferma, «aumentare la spesa pubblica grazie a un maggior gettito fiscale non può essere un’alternativa alla crescita. E’ solo un altro modo per tenere la testa rivolta al passato. Dall’inizio degli anni ’90 abbiamo perso per bassa produttività, mancate riforme e troppa burocrazia, l’11% del prodotto interno lordo rispetto ai Paesi dell’area euro e il 14% nel confronto con le 15 principali nazioni europee. Sono 210 miliardi di euro in meno di Pil ogni anno».
LIBERALIZZAZIONI - A proposito del terzo provvedimento Bersani sulle liberalizzazioni, Montezemolo si augura che «sia meno timido dei due precedenti e che non sia smontato in Parlamento dalla maggioranza». Quanto ai contratti ricorda che quando «nel 2004 sollevammo il tema degli assetti contrattuali la Cgil abbandonò il tavolo. Nel 2006 abbiamo proposto un patto per lo sviluppo e la Fiom ha detto no». Infine, guardando al dopo-Confindustria, Montezemolo afferma che quando finirà il suo mandato intende tornare a fare il manager e l’imprenditore.
«THIN-TANK» - E alla domanda se scenderà in politica o no risponde: «Quello a cui sto pensando è la costituzione di un ’think tank’, con esperti di diverso orientamento, un grande ufficio studi a disposizione del Paese nel quale si possano elaborare idee e progetti a beneficio di tutti nell’interesse comune».
REAZIONI SINDACALI - Come era prevedibile, il discorso di Montezemolo ha dato origine a una serie di reazioni da parte dei sindacati. «Mi farebbe piacere se Montezemolo ci dicesse qualcosa sui contratti e sul secondo livello di contrattazione», ha commentato il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni. «Montezemolo ha tutta la mia solidarietà, ma non credo avrà fortuna», ha detto il leader della Uil, Luigi Angeletti.
fonte: corriere.it




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