lunedì 14 gennaio 2008

La nave dei rifiuti è sbarcata in Sicilia

È giunta in piena notte, a Porto Empedocle, la nave Ital-Roro Tri, con un carico di 1.500 tonnellate di rifiuti provenienti dalla Campania, partita ieri mattina alle 7,15 da Napoli con destinazione riservata. Un centinaio di abitanti della zona hanno occupato con le loro auto la sede stradale nei pressi della vicina discarica, al confine tra i comuni di Montallegro, Siculiana e Cattolica Eraclea, dove sono destinati i rifiuti da smaltire.

Al termine di un incontro con gli amministratori comunali dei paesi interessati, che si è concluso alle sei del mattino nel municipio di Montallegro, il prefetto di Agrigento, Umberto Postiglione, ha convinto i manifestanti a sospendere la protesta.
I trenta camion utilizzati per il trasporto dei rifiuti rimasti fermi in banchina a Porto Empedocle sono partiti verso la discarica di Siculiana. La zona è stata presidiata dalle forze dell'ordine. L'ultimo convoglio ha completato le operazioni di scarico intorno alle 10 di questa mattina.

"Abbiamo dato il nostro contributo alla soluzione dell'emergenza rifiuti in Campania. Ogni polemica suonerebbe inutile e sterile, perché la crisi andava affrontata con responsabilità, serietà e senso delle istituzioni. Ha prevalso il forte spirito di solidarietà, che è proprio del carattere dei siciliani. C'era da dare una mano alla popolazione campana, ed è stato fatto".

Lo dice il presidente della Regione, Salvatore Cuffaro, a conclusione delle operazioni di scarico e conferimento nelle discariche siciliane delle 1500 tonnellate di rifiuti giunte dalla Campania. "Ho seguito personalmente, per tutta la notte, lo svolgimento delle operazioni - aggiunge il presidente - restando in costante contatto con il prefetto di Agrigento, Umberto Postiglione, che ringrazio, insieme al questore Girolamo Di Fazio ed alle forze dell'ordine per avere coordinato brillantemente questa delicata missione".

"Chiedeteci aiuto ma non ignorate le nostre richieste di incontro e non costruiteci il rigassificatore nella Valle dei Templi. Lo afferma il sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, commentando le richieste di solidarietà da parte di Romano Prodi. "Il presidente del Consiglio chiede solidarietà a tutte le regioni italiane per smaltire la 'munnezza' napoletana - aggiunge Zambuto -. Omette di dire che non si tratta di un evento calamitoso o di uno tsunami improvviso, bensì del prodotto confezionato dall'inerzia e dalla cattiva amministrazione di Bassolino, Iervolino, Pecoraro Scanio e anche della presidenza del Consiglio che sapeva e ha taciuto. Noi abbiamo grande senso di responsabilità e lo abbiamo dimostrato questa notte a Montallegro - conclude Zambuto - dando forza alla mediazione del prefetto di Agrigento per evitare incidenti e contestazioni. Ma Prodi e Pecoraro Scanio non possono pensare di ignorare le nostre richieste di incontri istituzionali, di inviare all'infinito i rifiuti napoletani e di costruirci nella Valle dei Templi il rigassificatore dell'Enel.

fonte: lasicilia.it

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