E questa mattina lungo corso Umberto I, a Napoli, sono stati trovati ventuno manichini impiccati, che recavano il nome del presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, e del sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino. I pupazzi pendevano lungo il tratto che va da piazza Garibaldi a piazza Nicola Amore, nei pressi dell'abitazione del sindaco. Sul fatto indaga la Digos della Questura partenopea.
Intanto a Pianura sono stati rimossi i quattro autobus del servizio pubblico che i manifestanti avevano messo di traverso con le ruote forate in strada per bloccare la circolazione all'altezza della rotonda Russolillo e bruciati nella notte. Nonostante la rimozione dei bus incendiati si registrano ancora disagi per la circolazione stradale. Non è stata ancora ripristinata la linea pubblica del Bus - la "C12" - che serve l'intera zona. I cittadini che si devono spostare verso il centro di Napoli stanno raggiungendo a piedi il vicino quartiere di Soccavo, da dove possono viaggiare con i treni della Cumana e con altri autobus.
Sono rimasti in pochi a presidiare l'ingresso della futura discarica, là dove sono rimasti schierati per tutta la notte i poliziotti che controllano l'area. Sul lato ingresso che confina con il parco naturale degli Astroni ci sono circa una ventina di persone che hanno trascorso la notte. E sono rimasti all'interno del futuro sito di stoccaggio dei rifiuti i camion inviati dal commissariato di governo per l'emergenza rifiuti della Campania, che erano riusciti a entrare all'alba di ieri, con un blitz nella zona scelta per stoccare i rifiuti.
La protesta di questi giorni sta anche danneggiando notevolmente le attività commerciali. Numerosi esercizi sono rimasti chiusi e anche per la spesa i cittadini della zona devono recarsi altrove. Lungo via Montagna Spaccata, sul selciato, ci sono ancora cumuli di spazzatura che finiscono per intralciare anche la circolazione delle auto.
Finora a Pianura non ci sono stati scontri. Il bilancio della giornata di ieri si è chiusa con un lancio di petardi contro gli agenti - nessuno si è fatto male - un'automobile dei carabinieri colpita da un estintore e da alcune sassate, oltre ai quattro autobus dell'Azienda napoletana mobilità dati alle fiamme. Dopo le dirette della Rai si è assistito anche a uno scontro verbale con i giornalisti: finito sotto la furia dei pugni e di qualche oggetto contundente il pulmino della Rai.
fonte: repubblica.it
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