Proteggere l'ambiente aiuta a trovare lavoro: è boom delle nuove professioni per lo sviluppo sostenibile. I master ambientali sono uno strumento per contrastare la crisi occupazionale: appena un anno dopo il completamento del master, ben l'80,6% degli intervistati risulta essere occupato. E' questo il dato che emerge dalla ricerca condotta dall'Isfol (Progetto Ambiente) relativa alle ricadute sul versante dell'occupazione della formazione ambientale.
Il dato diventa ancora più significativo se lo si studia nel dettaglio: l'80% di chi ha trovato lavoro, dopo il percorso formativo, non ha atteso più di sei mesi dalla sua conclusione, inoltre, l'occupazione trovata è di alto profilo e in buona misura coerente con la formazione realizzata. Circa il 58% degli occupati ha raggiunto l'obiettivo di far coincidere il proprio percorso di studi con le aspirazioni professionali e il lavoro svolto. Il 68% degli occupati ha trovato una collocazione rispondente al livello formativo acquisito: il 31% circa ha un lavoro nell'ambito delle professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione, il 31,7% svolge professioni di tipo tecnico ed il 5,2% è collocato nelle posizioni di legislatore, dirigente, imprenditore.
A dare maggiori garanzie di successo per quanto concerne la collocazione lavorativa sono i master ambientali di II livello con l'85% di occupati, seguono i master privati con l'83%. Da questo si desume il perché dal 1999 ad oggi i master siano quintuplicati: da 60 master nel 1999-2000 ai quasi 300 nel 2007-2008 e la tendenza per l'a.a. 2008-2009 va nella direzione di un ulteriore incremento. Sono gli atenei i maggiori soggetti promotori che consolidano l'offerta di master di I e di II livello che raggiungono nel 2007-2008 rispettivamente il 42,2% e il 40%.
I master ambientali rispondono a fabbisogni professionali e formativi espressi dai sistemi territoriali ed economici ma non sono ancora molto praticate le azioni di concertazione con il territorio e le conseguenti rilevazioni dei fabbisogni. Dovrà essere posta maggiore attenzione a questo passaggio per far sì che il segmento formativo relativo all'ambiente possa giocare un ruolo di anticipatore dei futuri fabbisogni professionali e formativi, proponendo figure innovative che rispondano in modo rapido ai nuovi 'mercati verdi' in espansione
fonte: ambiente.it
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mercoledì 27 gennaio 2010
ISFOL: BOOM DELLE PROFESSIONI ECOLOGICHE
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