Rimandata al primo gennaio del 2011 l'entrata in vigore del bando alla produzione e commercializzazione dei sacchetti per la spesa realizzati con materiali non biodegradabili previsto dalla finanziaria del 2007. Un emendamento inserito a luglio nel decreto anticrisi ha rimandato l'entrata in vigore della legge che avrebbe dovuto mettere al bando le vecchie ed inquinanti borsette di plastica a partire dal 2010. Secondo le stime sarebbero ben 500 miliardi i sacchetti prodotti nel mondo in un anno mentre ce ne vorrebbero dai 10 ai 20 per smaltirne una sola borsetta di plastica. L'Italia, secondo i dati Legambiente, nel 2007 sarebbero state ben 300.000 le tonnellate di inquinanti sacchetti prodotti, una quantità che equivale a ben 200.000 tonnellate di Co2 immessa nel aria.
Le più importanti catene di supermercati, a partire da Despar, Coop e Auchan, hanno già abbandonato l'impiego delle vecchie "shopper" a vantaggio di soluzioni più ecocompatibili realizzate in materiali compostabili. Altre aziende, invece, per non giungere impreparate hanno invece scelto di incentivare l'impiego si soluzioni alternative come sacchetti di carta e borse di stoffa. Ma se la grande distribuzione organizzata, così spesso nel mirino dei media, ha accolto il cambiamento a favore di un comportamento più sostenibile, sono i piccoli negozianti, spesso quelli al dettaglio, a vedere invece con meno favore la novità.
fonte: greenplanet.net
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