"La nascita della rete delle fattorie sociali in Sicilia - afferma Salvo Cacciola (presidente Regionale AIES Sicilia) a vivienna - è il risultato di un percorso di formazione e di lavoro dell'Associazione Italiana Educazione Sanitaria - Sicilia, del CNCA (Coordinamento Nazionale delle Comunità d'Accoglienza) Sicilia, dall'Associazione Italiana Agricoltura Biologica (AIAB) e da diverse associazioni di genitori di persone diversamente abili, nonchè di un gruppo di aziende agricole che hanno scelto la produzione biologica".
Le fattorie sociali si avvalgono anche dell'esperienza delle biofattorie didattiche che svolgono attività informativa rivolta al mondo della scuola. Le aziende agricole della rete delle fattorie sociali si caratterizzano proprio perché mettono al centro del processo produttivo l'uomo con le sue capacità.
"Le fattorie sociali in Sicilia - aggiunge Cacciola - intendono essere una rete di persone, associazioni, imprese agricole impegnate per la promozione della salute, per l'inclusione sociale e lo sviluppo sostenibile. E' opportuno precisare che l'agricoltura sociale trova le sue radici più remote nelle forme di solidarietà e nei valori della reciprocità, gratuità e mutuo aiuto che contraddistinguono le aree rurali. Le prime iniziative di inserimento occupazionale di persone a rischio di emarginazione sociale si ebbero in Italia già a metà degli anni Settanta del secolo scorso dai movimenti per l'abolizione dei manicomi, per la lotta alla tossicodipendenza e della denuncia della condizione carceraria".
fonte: greenplanet.net
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