Lotta con le fiamme, poi il crollo
LA GUARDIA COSTIERA: «AL MOMENTO NON CI SONO RISCHI» - Anche se occorrerà del tempo per valutare i reali danni ambientali causati dall'incidente, la Guardia Costiera della Louisiana ha un atteggiamento molto più cauto: «Al momento non ci sono perdite» ha detto una portavoce, aggiungendo anche che nel caso in cui si verificassero «siamo pronti per affrontare l'emergenza». Queste affermazioni sembrano però essere smentite dalle foto aeree scattate nella zona, che mostrano invece ampie chiazze di greggio in mare. L'allarme quindi resta e la zona continua ad essere monitorata 24 ore al giorno. Il controammiraglio di Guardia Costiera Mary Landry, che sovrintende alle operazioni, in un'intervista concessa alla ABC ha comunque escluso che possa esserci un'emergenza ambientale di proporzioni importanti. I rischi derivanti da una possibile marea nera sono considerati bassi, e i tecnici ritengono che la maggior parte del petrolio sia bruciato nell'incendio seguito all'esplosione. L'unica vera preoccupazione delle autorità riguarda le condizioni atmosferiche previste per il fine settimana. Il mare nel Golfo del Messico dovrebbe ingrossare, il che renderebbe molto più difficili le operazioni di recupero della "striscià oleaosa". C'è quindi ancora il rischio che il petrolio arrivi alla costa.
PREOCCUPAZIONE DI OBAMA - Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, si era incontrato giovedì con i responsabili dei soccorsi e della Protezione Civile americana per fare il punto della situazione, e aveva definito l'emergenza al largo di New Orleans «la priorità numero 1» del governo americanofonte: corriere.it
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