Gli incidenti stradali in Italia sono la principale causa di morte per i lavoratori. Nel 2008 su 1.120 infortuni mortali registrati dall'Inail, il 54,5% (611 vittime) e' da attribuirsi a incidenti stradali. Nello specifico 335 decessi (29,9%) si sono verificati durante lo svolgimento delle mansioni lavorative e 276 (24,6%) sono da attribuire ad incidenti in itinere, ovvero lungo il percorso casa/lavoro. Sono i dati diffusi dall'Ania, Fondazione per la sicurezza stradale, alla vigilia della Giornata Onu per la sicurezza e la salute sul lavoro.
Purtroppo il problema della sicurezza sul lavoro, che tocca giustamente le coscienze di istituzioni e cittadini, coincide per tanta parte con il tema della sicurezza stradale, rileva la Fondazone. Infatti gli incidenti stradali, pur rappresentando solo il 16,9% degli incidenti sul lavoro, fanno registrare piu' della meta' delle vittime complessive.
"Le statistiche Inail dimostrano che le strade del nostro Paese sono i luoghi di lavoro piu' pericolosi in assoluto - ha dichiarato Sandro Salvati, Presidente della Fondazione Ania - sebbene si sia verificata una diminuzione del numero degli infortuni mortali sul lavoro, non possiamo essere soddisfatti di questi risultati perché il sangue versato è ancora troppo e il tributo più alto viene pagato dai professionisti della strada. Il 30% delle morti bianche riguarda, infatti, proprio questa categoria di lavoratori".
"E' assurdo morire mentre si sta svolgendo il proprio lavoro. - continua Salvati - Abbiamo tutti il dovere di impegnarci per contrastare questa tragedia che colpisce i lavoratori e le loro famiglie. Il rischio che corrono i professionisti della strada è addirittura più elevato di quello a cui sono esposti gli operai in fabbrica e in cantiere. Come Fondazione Ania auspichiamo, quindi, che l'educazione stradale possa essere introdotta obbligatoriamente nella formazione aziendale sulla sicurezza sul lavoro. Riteniamo fondamentale inserire alcune ore di educazione stradale nei percorsi formativi dedicati agli apprendisti perche' siamo convinti che, solo attraverso la formazione e la prevenzione, si potrà contribuire efficacemente a contrastare il dramma che si consuma quotidianamente sulle nostre strade".
fonte: ambiente.it
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giovedì 29 aprile 2010
ANIA: 54,5% VITTIME PER INCIDENTI STRADALI
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