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La riduzione a monte della produzione dei rifiuti con il riciclo e il riutilizzo degli stessi, un forte impegno sulla raccolta differenziata per cui sono state stanziate risorse importanti, un uso diverso dei sette impianti di cdr che non dovranno produrre più ecoballe e poi il completamento dell'inceneritore di Acerra, l'avvio di quello di Salerno, mentre per l'impianto di Santa Maria La Fossa farne un gassificatore "potrebbe essere una soluzione". Un programma, anzi un percorso, come lo definisce il governatore campano Antonio Bassolino, al termine del quale la Campania può pensare con fiducia di rientrare ad una gestione ordinaria dell'emergenza rifiuti. Il piano rifiuti della Regione è stato illustrato oggi da Bassolino con l'assessore all'Ambiente Walter Ganapini. Si fonda sulla legge approvata dal Consiglio Regionale e recentemente modificata e che entrerà in vigore alla fine del mese, prima della scadenza del commissariato retto da De Gennaro. Un piano sul quale il governatore si dice disponibile a confrontarsi col nuovo governo pur rivendicando che spetta in primo luogo alla Regione "delineare il percorso". "Noi - ha detto Bassolino - siamo pronti ad andare avanti dopo la conclusione dell'esperienza di De Gennaro che ha lavorato molto bene. Siamo pronti a farlo con competenza, perché Ganapini ha dimostrato di essere uno degli esperti maggiori sul territorio nazionale. Abbiamo il dovere - ha aggiunto - di essere pronti perché comunque spetta a noi dare un contributo di primo piano per uscire dall'emergenza e per costruire un futuro nuovo in questo campo, anche riuscendo a trasformare i rifiuti da un problema drammatico in una risorsa economica. Ciò discutendo con il governo, pronti a dare il massimo della collaborazione perché più si collabora nell'ambito delle proprie competenze e meglio è per il Paese". "I numeri - ha spiegato Bassolino - tengono conto di una strategia più completa. Anzitutto di una riduzione a monte dei rifiuti e di un vero e proprio salto da portare avanti, e in parte già cominciato, con la raccolta differenziata dove adesso sono più di 150 i comuni che stanno oltre il 35% della raccolta differenziata". "Il progetto di Ganapini - ha sottolineato Bassolino - si basa sulla volontà di raggiungere il 20% di raccolta differenziata in una serie di città grandi e medie e poi sul termovalorizzatore di Salerno, sul completamento di quello di Acerra e sui nuovi impianti di compostaggio". Proprio sugli impianti di compostaggio Bassolino ha evidenziato come una importante novità il fatto che "finalmente molti comuni si offrano di ospitare impianti che sono impianti industriali moderni così come quelli che Ganapini ha definito lo scheletro d'oro, cioé i sette impianti di separazione (i cosiddetti cdr, ndr) che in Campania sono stati realizzati nei tre anni e mezzo in cui ho fatto il commissario. Segno che qualcosa è cambiato nella mentalità". "Questo scheletro d'oro - ha osservato Bassolino - è un altro dei passi in avanti che può consentirci di delineare per la prima volta una strategia". Tenendo presente, però, che ciò che conta è la collaborazione tra istituzioni. "Perché - ha sottolineato - se tutti remano dalla stessa parte, Regione, Province, Comuni e Governo nazionale, senza che ci siano bastoni tra le ruote o tentativi di fare entrare acqua nella barca possiamo superare i problemi avuti in passato quando la collaborazione non c'é stata da parte di tutti generando una serie di conflitti". "D'altra parte col governo che nasce - ha concluso Bassolino - già in passato c'é stata collaborazione e penso che il dialogo al di là degli schieramenti sia un dovere per tutti". fonte: lanuovaecologia.it |
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venerdì 18 aprile 2008
Bassolino: «Così usciremo dalla crisi»
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