mercoledì 23 aprile 2008

Clima, primavera cercasi

Sono due i colpevoli di questa primavera fredda e anomala. Il primo, La Nina, ha trovato un "complice" nella fase iniziale di un raffreddamento chiamato Pacific Decadal Ocillation, che colpisce il Pacifico dall'Alaska a Russia e Giappone/ La spesa amica di Kyoto
Sono ben due i colpevoli di questa primavera così fredda e anomala. Il primo, La Nina, era già noto, ma adesso ha trovato un "complice" nella fase iniziale di un periodo di raffreddamento che colpisce il Pacifico settentrionale e centrale, dalle coste dell'Alaska a quelle di Russia e Giappone, e chiamato Pdo (Pacific Decadal Ocillation). Che il Pdo stia dando una mano a La Nina si vede chiaramente nelle immagini fornite dal Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa, sulla base dei dati del satellite oceanografico franco-americano Jason.

Scoperto nel 1996, il Pdo consiste nell'alternarsi ogni 20 o 30 anni di fasi calde a fasi fredde. Gli anni '80 e '90 sono stati dominati in gran parte dalla fase calda. In quest'ultima le acque del Nord-Est del Pacifico diventano più fredde del normale, ma la temperatura dell'oceano lungo Nord America e Sud America si riscalda. Nella fase fredda la temperatura delle acque dal Nord al Sud si riscalda vicino al Giappone, mentre lungo il Nord America le acque si raffreddano.

Adesso, secondo gli esperti della Nasa, ci troviamo proprio all'inizio della fase fredda del Pdo e il primo effetto si fa sentire su La Nina, il fenomeno periodico che riduce la temperatura di superficie nell'oceano Pacifico equatoriale: dopo avere imperversato come non faceva da molti anni, La Nina ha cominciato a indebolirsi ma ancora continua ad occupare l'area equatoriale del Pacifico, sostenuta dalla presenza del Pdo.

Insieme, i due fenomeni di raffreddamento della superficie del Pacifico hanno ripercussioni sul clima di tutto il pianeta. Secondo gli esperti del Jpl, infatti, sia l'inizio della fase fredda della Pdo sia La Nina potrannò avere conseguenze significative sul clima globale, influenzando la formazione di uragani nel Pacifico e nell'Atlantico, siccità e inondazioni nel bacino del Pacifico.

fonte: lanuovaecologia.it

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