Prestige, 938 milioni di danni

Cinque anni dopo il naufragio della petroliera Prestige al largo delle coste della Galizia, nel nord-ovest della Spagna, lo Stato spagnolo ha quantificato in 938 milioni di euro il danno provocato dalla catastrofe ecologica seguita allo sversamento di greggio in mare.
La somma è stata indicata dall'Avvocatura dello Stato alla procura di Corcubion,titolare dell'inchiesta sull'affondamento della petroliera, avvenuto dopo sette giorni passati dalla nave alla deriva a 130 miglia dalla Galizia. Dalla Prestige scaturì la marea nera che inondò le coste della Galizia, della Cantabria e di alcuni comuni francesi.

Spetterà ora alla procura stabilire le responsabilità del disastro, se sono da attribuire alla compagnia armatrice o alla società di certificazione che emise il certificato di navigabilità della vecchia petroliera, l'American Bureau of Shipping (Abs). Sono state escluse responsabilità dell'equipaggio. Il mese scorso un giudice di New York aveva respinto una richiesta di risarcimento danni per un miliardo di euro presentata dal governo spagnolo contro l'Abs, con la motivazione che la ConvenzioneInternazionale di Responsabilità civile per danni da contaminazione di petrolio non permette di chiedere rimborsi nei paesi che non l'hanno sottoscritta, fra i quali gli Stati Uniti.

Per risarcire "danno e pregiudizio", l'esecutivo nel 2005 aveva quantificato la somma di 706 milioni di euro, alla quale oggi si aggiungono circa 164 milioni di euro spesi per risarcire le comunità autonome e le corporazioni locali e circa 69 milioni di euro impiegati nel trattamento dei residui liquidi di petrolio raccolti in mare. A questi il governo aggiunge i 66 milioni di euro che dovrà pagare per gli aiuti e indennizzi ai pescatori danneggiati dalla marea nera, in gran parte già percepiti dagli interessati la scorsa estate.

fonte: lanuovaecologia.it