Disastro ecologico nella foresta amazzonica: almeno 14mila barili di petrolio sono fuoriusciti da una falla nel secondo oleodotto dell’Ecuador disperdendosi nell'area di Santa Rosa, un centinaio di chilometri a est di Quito. «La chiazza è nerissima, impressionante, il danno ecologico è incalcolabile. Interessa tutta la fauna e la flora che gravita attorno al fiume Santa Rosa» ha detto Julio Pèrez, sindaco di El Chaco, un comune delle vicinanze, citato dall’agenzia Misna. Il guasto riguarda l’Oleoducto de Crudos Pesados, appartenente a un consorzio privato e in funzione dal 2003, che percorre l’Amazzonia per 305 chilometri collegando i pozzi di estrazione al porto di Balao, sull’Oceano Pacifico. Trasporta 450mila barili di greggio al giorno. OPERAZIONI DI BONIFICA - L’azienda ha sospeso le operazioni di pompaggio, attivandosi insieme alla compagnia petrolifera statale Petroecuador nelle operazioni di bonifica dell’area contaminata, tentando di evitare che la macchia si estenda negli affluenti del fiume. Secondo le prime ipotesi, il guasto sarebbe stato causato da un fenomeno naturale che ha provocato il cedimento di una tubatura. In Ecuador funziona anche l’oleodotto statale Sote: nel 2003, per un guasto, disperse nella selva 22mila barili di petrolio. Per il paese andino, quinto produttore di greggio in America Latina, l'oro nero è la prima fonte di introiti (la seconda sono le rimesse degli emigrati); produce quotidianamente 500mila barili di greggio, il 60% finisce allo Stato, il rimanente a una decina di aziende straniere che operano nel territorio.
fonte: corriere.it
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sabato 28 febbraio 2009
Ecuador, si spezza un oleodotto
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