Un operaio è morto nella zona Falcata di Messina nei cantieri della ditta Palumbo che gestisce l'ex area della stazione di degassifica della Smeb. La vittima è Salvatore Urdì, 45 anni, di Catania: è precipitato dall'impalcatura su cui lavorava facendo un volo di circa 50 metri nel bacino di carenaggio. Secondo i primi accertamenti non avrebbe avuto alcuna protezione.I colleghi hanno tentato di soccorrerlo e hanno chiamato l'ambulanza ma l'uomo è morto sul colpo. Quello di oggi è l'ottavo incidente sul lavoro dall'inizio dell'anno a Messina. Urdì, intorno alle 9.30, stava effettuando riparazioni sulla nave Mega Express, della Corsica Ferries, all'interno dei cantieri navali Palumbo, nell'area di San Raineri. Al loro arrivo i medici del 118 hanno potuto solo constatarne il decesso.Urdì lavorava per una delle venti ditte subappaltatrici della Palumbo, la Delta Impianti. I cantieri navali Palumbo operano nel settore della cantieristica dal 1967 con una sede a Messina e una Napoli. Il magistrato cui è stata affidata l'inchiesta è Mariangela Nastasi. "A Messina - dice Matteo Cucinotta, responsabile del dipartimento Salute e sicurezza della Cgil di Messina - per gli infortuni sul lavoro è ormai emergenza conclamata. Per uscire da questa situazione occorre un intervento straordinario da parte di tutti i soggetti competenti. Lo scorso 26 aprile per individuare soluzioni e interventi, Cgil Cisl e Uil hanno chiesto un incontro al prefetto il quale fino a questo momento non ha ritenuto di dare corso alla richiesta"."Manca il rispetto delle norme sulla sicurezza - continua - oltre al problema costi/risparmi legato al sistema dei sub appalti, alla precarietà e alle irregolarità nel mondo del lavoro. Ci sono anche carenze di organico dell'ispettorato del lavoro che non può effettuare i controlli necessari".
fonte: lasicilia.it
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