Cambiamenti climatici: gli agricoltori sono pronti a dare il loro contributo

Qualche giorno fa il climatologo dell'Enea Vincenzo Ferrara lo aveva sottolineato: «Se si risparmiasse il 10 per cento di acqua per l'irrigazione dei campi si otterrebbe l'equivalente dell'acqua usata in tutte le case degli italiani». Ecco che la CIA detta la sua «ricetta»Sul piano della mitigazione dei cambiamenti climatici e delle politiche ambientali serve un approccio integrato e multidisciplinare e assume un ruolo chiave la gestione sostenibile delle risorse idriche. A fronte della diminuzione reale e ancor più ipotizzabile di risorse idriche per l'agricoltura servono, spiega la Cia, scelte di adattamento chiare ed urgenti sotto forma di interventi per recuperare e aumentare le risorse disponibili e per la riduzione della domanda e dei consumi. Da qui una serie di proposte operative avanzate dalla Cia. Aumento delle risorse idriche:- Estendere l'uso di risorse idriche non convenzionali (acque reflue, salmastre, dissalazione dell'acqua marina, recupero delle acque di scarico civile, mediante impianti di depurazione).- Ridurre le perdite d'attingimento dagli invasi, nelle reti irrigue e nelle reti idriche di distribuzione.- Manutenzione e controllo degli impianti idrici e irrigui.- Strutture per l'accumulo di acque di scarico terminali dalle reti e per le acque fluenti (serbatoi fuori alveo, piccoli e medi invasi dell'acqua per usi plurimi, per l'immissione nelle reti di distribuzione o per l'utilizzo diretto da parte degli agricoltori).- Controllo degli emungimenti abusivi e censimento generale dei pozzi.- Reintrodurre e diffondere tecniche di sapienze tradizionali. Risparmio idrico e riduzione dei consumi: - L'assistenza tecnica agli agricoltori orientata al risparmio idrico.- Diffondere nuove tecniche di irrigazione.- La ricerca orientata a specie adatte a condizioni di scarsità d'acqua e a pratiche agronomiche quali l'aridocoltura.- Adeguare la tariffazione sulla base di volumi erogati, in modo equo, anche per far fronte al principio del “full cost recovery” previsto dalla Direttiva quadro europea sulle acque.- Potenziare la consulenza e l'attività di monitoraggio dei dati per la previsione della siccità e dei rischi degli andamenti climatici.

fonte: vglobale.it