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La condanna a due anni di reclusione per omicidio colposo, legata alle morti di operai esposti all'amianto, è stata chiesta oggi dal pm di Gorizia Annunziata Puglia a carico di Manlio Lippi, 85 anni, ex direttore degli stabilimenti navalmeccanici Italcantieri, oggi Fincantieri, di Monfalcone. Si tratta della prima richiesta di condanna formulatadalla pubblica accusa in un processo legato a un caso di decesso per amianto nel capoluogo isontino, rispetto a centinaia di fascicoli aperti in Procura che fino a oggi non hanno portato ad alcuna sentenza sulla morte dei lavoratori dei cantieri della provincia di Gorizia esposti all'amianto. I ritardi della giustizia erano stati illustrati anche al presidente della Repubblica Napolitano, durante la sua visita a Gorizia la scorsa settimana. Dopo la requisitoria, il giudice Caterina Brindisi ha optato per un rinvio tecnico a domani, quando è prevista la lettura della sentenza. Lippi è imputato in relazione al decesso, avvenuto nel 1998, di Annamaria Greco, dipendente di una ditta che si occupava delle pulizie nel cantiere. La donna vi aveva lavorato negli anni Settanta, prestando servizio in particolare sulle navi in fase di costruzione, in ambienti nei quali la concentrazione di fibre d'amianto era dieci volte superiore al quantitativo minimo per contrarre l'asbestosi. Era deceduta per un mesotelioma alla pleura, a 52 anni. Il giudice si pronuncerà anche sulla richiesta di condanna a tre mesi di reclusione, formulata sempre oggi dal pm, per altri cinque dirigenti imputati di lesioni a un altro ex dipendente del cantiere di Monfalcone. Tra gli imputati figura Vittorio Fanfani, fratello di Amintore fonte: lanuovaecologia.it |
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mercoledì 2 aprile 2008
Monfalcone, chiesta condanna
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