Aumentare gli investimenti per ridurre le emissioni di gas serra con 175 miliardi di euro all'anno fino al 2020, la metà di cui per aiutare i Paesi in via di sviluppo e 30 per quelli poveri. Il nuovo piano che la Commissione europea presenterà domani è un chiaro stimolo all'amministrazione Obama
Todd Stern è l'inviato Usa per il clima
L'Unione Europea si prepara alla conferenza di Copenaghen sul clima (organizzata dall'Onu per il prossimo dicembre) e mette a punto un nuovo piano per il dopo Kyoto che fa pressione sugli Stati Uniti e le economie emergenti: aumentare gli investimenti per ridurre le emissioni di gas serra puntando a un obiettivo ambizioso, cioè 175 miliardi di euro all'anno fino al 2020, la metà di cui per aiutare i Paesi in via di sviluppo e 30 per quelli poveri. Il nuovo piano che la Commissione europea presenterà domani parte dall'imperativo degli scienziati di contenere l'aumento della temperatura del pianeta entro i due gradi rispetto all'era pre-industriale.
Ed è un chiaro invito all'amministrazione Obama a non perdere tempo: "Il nuovo presidente ci ha assicurato che lavorerà con noi per trovare un accordo globale a Copenaghen", ha detto ieri il commissario Stavros Dimas, e il presidente Barroso ha inviato negli Usa i suoi esperti di clima proprio per confrontarsi con la squadra del neo presidente. I nuovi fondi, secondo il piano della Commissione, potranno venire ad esempio da una nuova tassa per ogni tonnellata di CO2 emessa. Inoltre, Bruxelles propone 200 azioni "sostenibili", cioè poco costose, per ridurre le emissioni di CO2.
fontre: lanuovaecologia.it
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