La richiesta degli apicoltori professionali riuniti per il venticinquesimo congresso: «Per arginare lo spopolamento degli alveari legato alla moria delle api le sementi vengano opportunamente testate»
Arginare lo spopolamento degli alveari legato, in particolare, alla moria delle api a causa dell'uso di insetticidi chimici in agricoltura. È il nodo intorno al quale si è svolto a Sorrento il 25esimo congresso nazionale dell'Apicoltura professionale, da cui è anche partita la richiesta che, prima di essere immesse sul mercato, le sementi trattate vengano opportunamente testate in modo da evidenziare se costituiscano un rischio per la sopravvivenza delle api.
Fino a lunedì prossimo i rappresentanti dei 50mila apicoltori italiani e dei 7500 produttori apistici, si incontrano per fare il punto della situazione e chiedere interventi. "In base a stime approssimative - spiega Alberto Martino, presidente di Apas Campania - si calcola che in Italia siano stati soppressi circa 20mila alveari nel corso degli ultimi anni. Una moria per avvelenamento determinata dall'uso di insetticidi chimici nella concia delle sementi". Dal convegno parte anche la richiesta di aprire un confronto serio con le multinazionali che producono semi per l'agricoltura.
fonte: lanuovaecologia.it
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