giovedì 22 gennaio 2009

Maltempo, l'Italia sott'acqua

Continua a piovere sull'Italia: colpite dal maltempo soprattutto le regioni del Nord-Est, ma i temporali stanno sferzando anche il Centro-Sud. Secondo le previsioni del Servizio meteorologico dell'aeronautica militare, nel pomeriggio ci sarà un generale miglioramento. Sulla parte nord-occidentale della penisola è rientrato l'allarme, ma si fa la conta dei danni: per la Liguria si stima che ammontino a milioni di euro. Molti i problemi anche in Sicilia, in particolare ad Enna, dove domani le scuole resteranno chiuse.

Nord-Est. Il maltempo che continua a imperversare sul Veneto ha provocato la rottura degli argini del fiume Muson dei Sassi, a Loreggia, in provincia di Padova. E sono circa quaranta le case allagate: l'acqua ha invaso i primi piani e gli scantinati, ma non sono segnalati danni alle persone. Carabinieri, vigili del fuoco e protezione civile lavorano dalla scorsa notte per cercare di fermare l'esondazione del fiume, dopo che in uno degli argini si è aperta una breccia di quindici metri.

Secondo i dati elaborati dall'agenzia ambientale Arpav, mai tanta pioggia e neve sono cadute sul Veneto negli ultimi 15 anni come in questi primi mesi d'inverno: a dicembre le precipitazioni sono state tre volte superiori alla media del periodo 1994/2008. Sulle Dolomiti le ultime nevicate hanno aumentato il rischio di caduta valanghe, stimato ora nel grado 4, forte, su una scala da uno a cinque punti.

La cittadina di Forgaria nel Friuli, in provincia di Udine, è isolata da ieri sera: una frana ha interrotto la strada provinciale che collega il capoluogo alla frazione di Cornino. Si sta lavorando per risolvere il problema sotto la pioggia incessante: "La situazione è tuttavia sotto controllo", ha detto il sindaco Pierluigi Molinaro. Il maltempo per ora non dà tregua: i principali corsi d'acqua del Friuli Venezia-Giulia - il Tagliamento e il Torre-Isonzo - sono in piena, piove dai monti al mare, ci sono stati allagamenti e frane. L'Osservatorio meteo dell'Arpa per oggi prevede bora a Trieste.
Nord-Ovest. La Protezione civile ha comunicato che è rientrato lo stato di allerta nella regione, ma ha chiesto di prestare comunque una costante attenzione "per l'assetto idrogeologico del territorio". Per oggi sono previste precipitazioni di debole intensità, che si attenueranno nel corso della giornata.

Nel levante ligure, la situazione si sta riavviando lentamente alla normalità dopo le piogge intense che ieri hanno fatto esondare i fiumi Magra e Vara, in provincia della Spezia, e l'Entella a Chiavari, nel Genovese. Da questa mattina è iniziata la conta dei danni, stimati in milioni. Le associazioni Cna e Confartigianato della Spezia chiedono il riconoscimento dello stato di calamità naturale per le aree alluvionate lungo i fiumi Vara e Magra. La Regione ha chiesto alla presidenza del Consiglio lo stato di emergenza per i forti nubifragi degli ultimi due giorni.

Centro. Nottata di lavoro per i vigili del fuoco e per gli uomini della protezione civile nel Pisano per la piena del Serchio. Nella tarda serata di ieri 21 famiglie hanno dovuto lasciare, per precauzione, le proprie abitazioni. Le acque del Serchio sono esondate e hanno lambito le case, senza però causare gravi danni. Interventi anche nel Pistoiese, dove ci sono state frane e smottamenti. Va meglio a Carrara, dove però resta ancora in vigore il divieto di utilizzare l'acqua della rete idrica, anche se è cessato lo stato di pre-allerta per il torrente Carrione. Stamattina la situazione sta comunque migliorando. A Firenze e nell'Aretino il livello dei fiumi è in calo.

Sud. L'ondata di maltempo che si sta abbattendo sulla Sicilia ha creato disagi alla circolazione ferroviaria. In Sicilia, a causa delle frane, è stato sospeso il traffico sulla linea Caltanissetta Xirbi-Roccapalumba e sulla linea Lentini Diramazione-Caltagirone. Sono stati istituiti bus sostitutivi e nel frattempo i tecnici di Fs sono al lavoro per sistemare le linee. A Gela, nel Nisseno, è scattato il piano di emergenza della Protezione civile a causa delle piogge eccezionali delle ultime 24 ore: torrenti straripati, allagati alcuni quartieri della città, complicato il transito dei mezzi sulle strade.

Situazione difficile per le frane anche in provincia di Enna. Il capoluogo ha una sola strada di accesso aperta al traffico, chiuse per frane la provinciale 2, la provinciale 51 e la strada Scifitello che è interessata da alcune voragini. In contrada San Calogero tre famiglie sono state evacuate. Domani in città scuole chiuse "in seguito alla chiusura di arterie vitali per la viabilità interna della città", fanno sapere il sindaco Rino Agnello e il presidente della Provincia, Giuseppe Monaco.

E' poi allarme a Licata, in provincia di Agrigento, per il rischio esondazione del fiume Salso, che nelle ultime ore ha raggiunto il livello di guardia, arrivando all'altezza della strada. Gli uomini della Protezione civile sono al lavoro. A rischio esondazione anche i fiumi Mazara e Arena, nel Trapanese.

fonte: repubblica.it

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