giovedì 11 marzo 2010

Fotovoltaico per le coltivazioni dei rifugiati sahariani

I risultati dei progetti Reseda Onlus (Cooperativa Sociale Integrata nel campo dell’ecologia, delle fonti energetiche rinnovabili e per l’integrazione delle persone disabili) e CIRPS (Centro Interuniversitario di Ricerca per lo Sviluppo Sostenibile), saranno presentati il 18 marzo 2010, presso la sala convegni di Villa Aricia, nel comune di Ariccia (Roma). In particolare saranno esposte le conclusioni del lavoro “Orti Solari Familiari”, che ha preso vita nel campo rifugiati di Dajla (Sahara) e che si è concluso con la missione del febbraio 2010, nella quale sono stati realizzati 22 orti familiari alimentati da energia solare. Ciò ha permesso sia di rendere autonomi gli abitanti per una buona parte dei fabbisogni nutritivi e sia di risolvere diverse problematiche sanitarie.
Attraverso i moduli fotovoltaici sarà possibile il funzionamento dei sistemi di irrigazione, per assicurare ai campi profughi prodotti ortofrutticoli freschi. Oltre alla creazione degli orti, si prevede di organizzare corsi di formazione sul campo, per rendere la popolazione indipendente, anche per quanto riguarda la realizzazione di altre coltivazioni grazie anche agli strumenti del microcredito. Questo senza trascurare la necessaria sensibilizzazione ai temi energetici e ambientali.
Al progetto ha collaborato la RASD (Repubblica Araba Saharawi Democratica), con il patrocinio della Regione Lazio, Assessorato all’Ambiente e alla Cooperazione tra i Popoli, per migliorare le condizioni socio-sanitarie degli oltre 100.000 rifugiati sahariani che vivono da più di tre decenni nel deserto algerino a causa dell’occupazione marocchina.
Il numero uno della Reseda Onlus, Roberto Salustri, presiederà il convegno al quale interverranno anche l’Assessore all’Ambiente e Cooperazione tra i Popoli della Regione Lazio, Filiberto Zaratti, il rappresentante italiano della RASD, Omar Mih, e Andrea Micangeli del CIRPS.

fonte: rinnovabili.it

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