Sole, vento, acqua, geotermia, biomasse: sono 6.993 i Comuni rinnovabili italiani, al top della classifica verde Sluderno, in provincia di Bolzano, Tocco da Casauria, in provincia di Pescara, Maiolati Spontini, in provincia di Ancona, e Grosseto, che si fregiano del titolo di località simbolo del futuro energetico italiano: è il risultato della mappatura delle fonti rinnovabili in Italia, di Legambiente, che ha presentato il rapporto presenta 'Comuni Rinnovabili 2010'. Sono infatti ben 6.993 i Comuni italiani dove è installato almeno un impianto di produzione energetica da fonti rinnovabili. Erano 5.580 lo scorso anno, 3.190 nel 2008. Le fonti pulite che fino a dieci anni fa interessavano, con il grande idroelettrico e la geotermia le aree più interne e comunque una porzione limitata del territorio italiano, oggi sono presenti nell'86% dei Comuni. E per quanto riguarda la diffusione, sono 6.801 i Comuni del solare, 297 quelli dell'eolico, 799 quelli del mini idroeletttrico e 181 quelli della geotermia. Le biomasse si trovano invece in 788 municipi dei quali 286 utilizzano biomasse di origine organica animale o vegetale. Ecco, in sintesi, il quadro dell'Italia sostenibile, rilevato dal rapporto Comuni Rinnovabili 2010 di Legambiente, realizzato in collaborazione con Gse e Sorgenia, presentato oggi a Roma. Il rapporto racconta con numeri, tabelle, cartine il salto impressionante che si è verificato in Italia nel numero degli impianti installati. Attraverso nuovi impianti solari, eolici, geotermici, idroelettrici, da biomasse già oggi sono 825 i Comuni in Italia che producono più energia elettrica di quanta ne consumano le famiglie residenticentinaia i Comuni in Italia che producono più energia elettrica di quanta ne consumino
fonte: ambiente.it
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venerdì 26 marzo 2010
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