Olimpiadi, Pechino ancora troppo inquinata

Uno studio mostra come l'aria di Pechino non rientri ancora negli standard e superi in molti casi i livelli massimi di inquinamento urbano. Le concentrazioni di particolato inalabile e l'ozono sono oltre i limiti/ Terremoto, un tragico bilancio

Dopo la violenta scossa di terremoto di due giorni fa, in cina altri temi caldi come la questione del tibet e le Olimpiadi imminenti passano in secondo piano. Ma in vista dei Giochi di agosto uno studio mostra come l'aria di Pechino non rientri ancora negli standard fissati e superi in molti casi i livelli massimi di inquinamento urbano, come per le concentrazioni di particolato inalabile e per l'ozono. Il rilevamento, da titolo "Qualità dell'aria a Pechino durante i Giochi" è stato fatto dal Professor Wang Wen-Xing della Chinese Research Academy of Environmental Sciences di Pechino, e pubblicato sulla rivista Air Quality, Atmosphere & Health proprio per verificare l'aria che respireranno gli atleti che si apprestano a disputare le gare olimpiche. L'esperto ha misurato la presenza di diversi inquinanti nel periodo 2007 corrispondente a quello delle prossime olimpiadi e confrontato queste concentrazioni con i livelli stabiliti dal 'National Ambient Air Quality Standard' che detta i limiti di concentrazione di sostanze inquinanti sotto cui si dovrebbe rimanere. Ancora bisogna aumentare gli sforzi, ha detto Wen-Xing, gran parte degli inquinanti testati sono sopra le soglie di sicurezza. Il motivo predominante dell'inquinamento urbano, ha spiegato Wen-Xing, sono i veicoli circolanti a Pechino, troppi, aumentati negli ultimi anni a ritmi vertiginosi del 10-20 per cento l'anno. Poi vi è un problema di clima secco, ha aggiunto Wen-Xing: l'assenza di pioggia ostacola la diffusione e la deposizione degli inquinanti. Risultato, dallo studio è emerso che l'aria di Pechino è ancora 'invasa' da particelle inalabili, da concentrazioni eccessive di ozono. Va un po' meglio solo sul fronte delle concentrazioni di ossidi d'azoto e di carbonio. Ma comunque bisogna fare di più, ha concluso l'esperto, incentivando il trasporto pubblico, riducendo la circolazione di auto inquinanti, utilizzando carburanti puliti, riducendo l'inquinamento industriale. fonte: lanuovaecologia.it