venerdì 30 maggio 2008

Rifiuti, verso modifiche decreto

Il governo non esclude che il decreto che ha attribuito al procuratore di Napoli la competenza su tutte le inchieste in materia ambientale in Campania possa essere corretto. Il provvedimento ha provocato le critiche dei magistrati napoletani ma anche perplessità nell'esecutivo/ L'inchiesta: gli indagati respingono le accuse
Mentre il Csm si appresta a mettere a punto il parere sul decreto sui rifiuti che ha attribuito al procuratore di Napoli la competenza su tutte le inchieste in materia ambientale in Campania e il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo ribadisce che l'obiettivo è riportare la regione "alla normalità e ad una situazione civile", anche attraverso "scelte dolorose", il governo non esclude che nel corso dell'iter parlamentare possa essere corretto il provvedimento che non solo ha provocato le critiche dei magistrati napoletani ma che suscita perplessità anche in alcuni settori dello stesso esecutivo.

E dopo due giorni di silenzio, Guido Bertolaso risponde all'inchiesta dei giudici napoletani che ha portato all'arresto di 25 persone, tra cui una sua stretta collaboratrice. Quel provvedimento, sottolinea, ha provocato non solo "grandi sofferenze personali" ma anche "grandi problemi con le autorità locali" che ora sara più difficile convincerle della bontà delle iniziative intraprese. "L'intervento a Chiaiano era stato bello, concertato con tutti i soggetti coinvolti e importante anche per le altre comunità locali" aggiunge ribadendo che "esisteva la possibilità di andare avanti senza scontri, per trovare soluzioni che avrebbero ridotto i disagi per le popolazioni". Tutte cose che, fa intendere Bertolaso, sono state messe in secondo piano dall'inchiesta napoletana.

Nonostante dunque la necessità di procedere con un provvedimento d'urgenza - il relatore Agostino Ghiglia ha detto in commissione Ambiente della Camera che le misure straordinarie sono state preso per "fronteggiare e finalmente risolvere la drammatica emergenza" e il ministro per i rapporti con il Parlamento Elio Vito ha assicurato che il dl sarà calendarizzato al più presto - il governo sta studiando alcune modifiche. Anche se, si fa notare in ambienti governativi, l'obiettivo sarebbe quello di discutere in aula le eventuali correzioni. Tra queste, ci sarebbe la possibilità di sdoppiare la competenza dei reati in materia ambientale: non sarebbe solo la procura di Napoli ad occuparsene ma anche quella di Salerno, sede come il capoluogo di Corte d'Appello.

In commissione, il ministro Prestigiacomo hacomunque ribadito che i maggiori poteri attribuiti alla procura di Napoli "saranno legati soltanto all'emergenza rifiuti". Che le modifiche siano necessarie ne sono consapevoli anche all'interno della stessa maggioranza. Nel Pdl ci sono alcuni, ed é il caso di ambienti influenti di Forza Italia ma anche di alcuni settori di An, che fin dall'inizio hanno criticato l'impianto dell'articolo 3 (appunto quello relativo alla competenza dell'autorità giudiziaria) che, secondo fonti governative, sarebbe stato voluto proprio da Bertolaso. Per la Lega invece parla direttamente Maroni sostenendo che le critiche avanzate contro la superprocura "sono miopi e inopportune" e aggiungendo che "quello individuato è uno strumento per risolvere la tragedia nazionale dei rifiuti".

In ambienti vicini al ministro si fa però notare che da parte della Lega c'è comunque un'apertura a valutare eventuali suggerimenti. E anche dal Pd arrivano richieste di modifica, con il ministro ombra dell'Ambiente Ermete Realacci che indica i punti su cui bisognerà intervenire: bonifiche e raccolta differenziata; intervento dell'esercito per la protezione dei siti; azione della magistratura, "che va messa bene perché non si può indebolire il lavoro sulla malavita organizzata".

Chi non si ha parlato del decreto è stato invece il sottosegretario Bertolaso che però alle considerazioni tecniche - "la situazione è drammatica e il tempo è tiranno" - ha fatto seguire quelle politiche, con la critica ai magistrati. "Se vi sono state parole forti - ha poi aggiunto riferendosi ai contenuti delle intercettazioni - queste sono state dettate dall'esasperazione di chi aveva accettato di tentare di risolvere il problema, sapendo di dover percorrere tutte le strade, anche quelle al limite delle norme vigenti". Certo che, é stata la sua conclusione polemica, "ogni volta che tentiamo di affrontare il problema e magari anche di prospettare soluzioni, incontriamo delle difficoltà"

fonte: lanuovaecologia.it

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