LA RICERCA. Senza tempestive ed efficaci misure contro il riscaldamento globale terrestre, per il Giappone i danni economici derivati dall'effetto serra potrebbero arrivare a 17.000 miliardi di yen (126 miliardi di euro) all'anno entro la fine del secolo. Questa è la conclusione raggiunta da un gruppo di 42 ricercatori nipponici, che dal 2005 studia gli effetti ambientali ed economici del riscaldamento terrestre per l'arcipelago giapponese. La ricerca è guidata dal professore Nobuo Mimura dell'università di Ibaraki. Lo scenario peggiore, secondo lo studio, sarà inevitabilmente realtà entro la fine del secolo in mancanza di contromisure efficaci.
I DANNI. Tuttavia, anche in presenza di una nuova e determinata politica “verde” dei governi mondiali, potrebbe essere già troppo tardi per scongiurare le conseguenze dei cambiamenti climatici. Per i ricercatori, nella migliore delle ipotesi, considerando una sensibile riduzione delle emissioni di gas serra, il Giappone dovrà comunque sopportare danni economici per almeno 11.000 miliardi di yen (82 miliardi di euro) annui nell'ultimo ventennio del Ventunesimo secolo, in seguito all'aumento della temperatura (+1,6 gradi sul 1990), piogge torrenziali e mutamento del territorio con l'estinzione di molti tipi di foreste.
LE EMISSIONI. Sulla base dell'intesa siglata nel 1997 a Kyoto, il Giappone è chiamato a tagliare tra il 2008 e il 2012 il 6% delle proprie emissioni dai livelli registrati nel 1990. Per il medio termine, il governo di Tokyo sta valutando un nuovo piano per ridurre del 15%, entro il 2020, le emissioni di CO2 e dei gas serra rispetto al 1990.
fonte: lanuovaecologia.it
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