venerdì 5 giugno 2009

World Environment Day: il Pianeta ha bisogno di te!

La Giornata Mondiale dell’Ambiente (WED) è stata istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1972 per rimarcare l’apertura della Conferenza di Stoccolma sull’ambiente umano. Da allora, ogni anno il 5 giugno il WED torna ad essere commemorato come uno dei principali veicoli attraverso cui l’ONU tenta di stimolare, a livello globale, la consapevolezza dell’ambiente, migliorando la qualità d’azione e l’attenzione del mondo politico. L’obiettivo mettere in grado le persone nel mondo di divenire agenti attivi di uno sviluppo equo e sostenibile, appellandosi ad un partenariato che possa garantire a tutte le nazioni e le popolazioni di godere di un futuro più sicuro e prospero.
A meno di sei mesi dal cruciale appuntamento di Copenhagen non sorprende la scelta del tema 2009 “Il tuo Pianeta ha bisogno di te! Uniti per combattere il Climate Change”: riflesso dell’urgenza, che grava sulle nazioni, di accordarsi su un nuovo patto mondiale che sostituisca il Protocollo Kyoto, lo slogan vuole i singoli cittadini promotori di una sollecitazione nei confronti dei propri governi e di azioni concrete per rendere il Pianeta più verde e più pulito.
“Spegnete le luci – ha incitato il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon – Usate i mezzi pubblici di trasporto. Riciclate. Piantate un albero. Pulite il parco del vostro quartiere. Rendete le società responsabili delle loro attività ambientali. E spronate i rappresentanti dei vostri governi a siglare l’Accordo a Copenhagen” perchè “il mondo ha bisogno di un ‘Nuovo accordo verde’ che si concentri sugli investimenti in risorse rinnovabili, infrastrutture eco-compatibili e energie efficienti”. Ciò, ha continuato, “determinerà non soltanto creazione di posto di lavoro e stimolo alla ripresa economica, ma concorrerà anche ad affrontare il problema degli effetti del surriscaldamento globale. Investendo nell’economia verde anche soltanto parte degli incentivi contenuti nei nuovi pacchetti di stimolo economico, possiamo trasformare la crisi di oggi nella crescita sostenibile di domani”.

Iniziative Globali

Padrone di Casa per questa edizione è il Messico, anche per premiare il suo ruolo crescente nella lotta al surriscaldamento climatico, compresa la crescente partecipazione al mercato del carbonio; il paese latino-americano è inoltre uno dei principali partner del Billion Tree Campaign dell’Unep, iniziativa celebrativa della Giornata dell’Ambiente che mette sotto i riflettori il ruolo, a volte dimenticato, che nella corsa alla sostenibilità svolge la natura stessa. A ricordarlo è Achim Steiner, direttore esecutivo dell’Unep è impensabile che “decine di miliardi di dollari siano stati destinati alla cattura e allo stoccaggio del carbonio delle centrali elettriche, con la CO2 immessa nel terreno o sotto il mare” mentre esiste “un metodo testato e che funziona da millenni: la biosfera. Secondo alcune stime i sistemi vitali della Terra potrebbero essere capaci di sequestrare oltre 50 miliardi di tonnellate di carbonio nei prossimi decenni”. La Campagna mira a raggiungere quota 7 miliardi di alberi piantati entro la fine del 2009.

Persone comuni per gesta eccezionali in campo ambientale: questi sono i Climate Heroes, letteralmente eroi climatici, individui che hanno intrapreso azioni che vanno oltre le normali responsabilità o innovative gesta di attivismo per dimostrare il loro impegno e per aumentare sensibilizzazione sul fronte Climate Change. E’ il caso di David de Rothschild, che con un equipaggio di avventurieri, pensatori e artisti è pronto a salpare per il Pacifico su Plastiki, un catamarano di fatto di bottiglie di plastica rigenerata e rifiuti in PET. La loro missione è quella di mostrare come i rifiuti possano essere utilizzati come risorsa così da ispirare soluzioni sostenibili a favore di un migliore stile di vita. O ancora come Charles e Sho Scott di “Ride Japan”, un team composto da padre e figlio di otto anni che stanno attraversando il Giappone in bici per parlare di tutela dell’ambiente e Roz Savane che marcerà da Londra a Copenhagen per chiedere la riduzione delle emissioni di CO2, “camminando di più e guidando di meno” e invitando i suoi sostenitori ad accettare una sfida particolare: 10.000 suoi colpi di remo al giorno per 10.000 passi quotidiani.

A segnare la giornata mondiale di oggi sarà anche la prima proiezione in 87 paesi di Home, La nostra Terra il film di Yann Arthus-Bertrand, fotografo e Presidente fondare di GoodPlanet.org. “Viviamo in tempi eccezionali – ha dichiarato Arthus-Bertrand – Gli scienziati ci dicono che abbiamo 10 anni per cambiare il nostro modo di vivere, evitare l’esaurimento delle risorse naturali e la catastrofica evoluzione del clima terrestre. La posta in gioco è alta sia per noi che i nostri figli. Questo film era un progetto che avevo in mente da 15 anni Ciò ho visto e imparato volando sopra la Terra mi ha cambiato per sempre e oggi ho voglia di condividere quello che ho vissuto durante questi viaggi”. Si tratta di aeree filmate in più di cinquanta paesi del mondo, mentre una voce fuori campo commenta il filmato, mostrando i grandi cambiamenti ambientali e sociali che la Terra sta subendo.
Un progetto ambizioso e di grande impatto, che rende ancora una volta possibile scoprire la meraviglia di un pianeta magnifico, sottolineandone al tempo stesso l’evidente fragilità. “Questo film permetterà alle persone di capire che TUTTI abbiamo delle responsabilità e che tutti possiamo agire nel nostro piccolo. Come disse il mio amico Albert Jacquard, essere coscienti che il domani è in arrivo e che ognuno può avere un effetto su di esso è specifico dell’Uomo”. La prima visione partirà oggi ai piedi della Tour Eiffel a Parigi, e accanto alle tradizionali proiezioni sarà trasmesso anche da molte televisioni attraverso internet su social network e Youtube.
I guadagni verranno donati a Goodplanet.org, mentre le emissioni di gas serra, causate dai viaggi aerei e dalle ore impiegate negli scatti fotografici in elicottero verranno compensate attraverso il sostegno di progetti non inquinanti.

A Bruxelles la Giornata dell’Ambiente è celebrata attraverso una serie di eventi tutti imperniati sulla campagna di informazione Seal the Deal (‘D’accordo sull’Accordo’). All’Ufficio di informazione Onu per l’Europa Occidentale (Unric) presenta il progetto ‘Wear Seal the Deal’, in collaborazione col designer belga Jean-Paul Knott e grazie alla quale è possibile realizzare spille e t-shirt riportanti lo slogan, una mossa che ha già convinto ad indossare questi distintivi diverse personalità pubbliche, ambientalisti e artisti in tutta Europa indosseranno; a ciò si associa un video promozionale di 30 secondi sul sito www.coolplanet2009.org come ulteriore contributo a diffondere il messaggio della campagna.

E sarà l’occasione per chiedere “giustizia” per il Pianeta: l’appello è quello del Premio Nobel per la Pace Adolfo Perez Esquivel e dell’Accademia Internazionale di Scienze Ambientali di Venezia (IAES) che collegherà in web conference il capoluogo veneto a Roma, Parigi e Madrid per dar vita ad un incontro comune sotto lo slogan “Justice for Planet Earth” con cui si chiede l’istituzione di una Corte Penale Europea e Internazionale per i crimini ambientali.

Il Wwf in occasione del WED ha inaugurato oggi la prima stazione di misurazione dei gas serra, una torre alta 13 metri in un bosco di pianura in area protetta, l’Oasi umida del WWF di Alviano, in Umbria, che contribuirà ad una serie di rilevamenti utili alla misurazione dei gas serra negli ecosistemi delle oasi e insieme a supporti informativi e didattici, costituirà un importante Centro dimostrativo sul monitoraggio delle emissioni. Riccardo Valentini, professore all’Università della Tuscia dove dirige il Laboratorio di Ecologia Forestale e presidente della Commissione CNR sui cambiamenti globali ha così spiegato l’iniziativa: “La torre di rilevamento nell’Oasi di Alviano è la prima installata in un’area naturale umida e ci consentirà letteralmente di ‘ascoltare’ il respiro del bosco, quanta CO2 assorbe e quanto ossigeno rilascia. Questo impianto nasce come Centro dimostrativo per far conoscere al pubblico come funziona il monitoraggio dei gas serra e il ruolo fondamentale degli ecosistemi forestali nell’assorbimento di CO2 e, quindi, dimostrare quanto questi ecosistemi siano essenziali per mantenere la temperatura media globale al di sotto dei ‘fatidici’ 2°C”.

fonte: rinnovabili.it

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