lunedì 22 giugno 2009

Oltre il giardino deve esserci la sostenibilità, correre non basta

Quali motivazioni abbiano spinto Confindustria a proiettare le immagini finali del celebre film “Oltre il giardino” introducendo la presentazione del rapporto del Centro Studi, francamente ci sfuggono. La storia del giardiniere con la mente di un bambino, interpretato magistralmente dal grande Peter Sellers, che per una serie di equivoci guadagna talmente tanta fama da arrivare alla soglia di una candidatura alla presidenza degli Stati Uniti, potrebbe essere interpretata in mille modi diversi. Specialmente considerando che in quei frame il protagonista, proprio mentre i politici sorreggono la bara del presidente confabulando sulla sua candidatura, cammina sull’acqua come “profeta disarmato” (Valerio Caprara "Il Mattino").

E’ la parabola, come dice Guido Gentili sul Sole di oggi, della “Grande Ripresa (…) che arriverà come la primavera dopo l’inverno evocata da Peter Sellers”, oppure... si aspetta il messia? Perché siamo d’accordo con lui quando dice che è inutile discettare sugli zerovirgola delle varie e diverse previsioni che «può alimentare il balletto polemico, e strumentale, tra gli ‘ottimisti’ e i ‘pessimisti’, ma risulta alla fine inutile».

Ma se siamo davvero, come lui e anche noi sosteniamo, in un passaggio storico, dire semplicemente che ‘bisogna correre’ senza indicare la strada verso cui dirigersi – a parar nostro quella della sostenibilità ambientale e sociale – ci fa venire in mente un’altra metafora filmica: Forrest Gump. Che un giorno si sveglia e comincia a correre e non si ferma per mesi facendo proseliti e mobilitando dietro a sé centinaia di persone per poi fermarsi di colpo, dopo aver percorso gli interi Stati Uniti, sostenendo di ‘essere un po’ stanchino’ e di voler ‘tornare a casa’.

In questo senso lo iato tra quanto sostiene Gentili in prima pagina e quanto invece dicono all’unisono Bassanini, de Romanet, Maystadt e Shroder in seconda, è evidentissimo. I quattro, infatti - rispettivamente presidente della Cassa depositi e prestiti, direttore generale della Caisse des Depots et Consignations, presidente della Bei e direttore generale del Kreditansalt – dicono esplicitamente: «Il crollo dei mercati ha due cause principali: l´ossessiva ricerca di profitti elevati a breve termine e lo scollamento tra gli strumenti finanziari e le esigenze dell´economia reale. L´emergere di un robusto gruppo d´investitori di lungo termine potrebbe dunque rivelarsi - in un contesto regolamentare appropriato - il migliore alleato dei policy maker nell´azione di correzione delle distorsioni che hanno prodotto la crisi, e dunque nelle politiche di ripristino della stabilità economica a breve termine e di creazione di valore per le generazioni future».

Che è già tutta un’altra prospettiva e che avrebbe meritato – lo diciamo noi ovviamente – almeno un riferimento nei titoli – piuttosto dell’incolore ‘Cercare il vento del credito’ - visto che poi si aggiunge: «Una strategia di lungo termine è, del resto, imposta dai rapidi cambiamenti in atto nella società. Per la prima volta nella storia, più di metà della popolazione mondiale vive in un contesto metropolitano. Per fronteggiare i cambiamenti climatici occorre spostarsi verso modelli di sviluppo caratterizzati da un basso tasso di emissioni di carbonio. Ma per adattarsi a una rapida urbanizzazione, per ridurre drasticamente l´emissione di carbonio, e per far fronte alla scarsità di risorse naturali sono necessari grandi investimenti nel campo delle infrastrutture urbane, delle innovazioni tecnologiche, delle energie rinnovabili, delle reti idriche e delle infrastrutture di telecomunicazione e trasporto».

Siamo, è evidente, nel pieno di una rivoluzione anche culturale visto il pulpito da cui arrivano queste proposte che hanno il merito di entrare nello specifico del verso ‘dove correre’: «Nicholas Stern – ricordano - ha stimato intorno al 2% del Pil mondiale i costi annui dei soli investimenti necessari per affrontare la sfida del climate change. Il perseguimento di strategie di lungo termine per l´infrastrutturazione urbana e per la lotta ai cambiamenti climatici è, peraltro, anche un mezzo per rilanciare la ripresa economica (esattamente l’opposto, ci pare, di quando si sostiene che è un driver della crescita nel senso che l’agire la green economy ora è una cosa obbligatoria da fare ed è anche un modo per… ndr). Si tratta infatti d´investimenti capaci di creare, anche a breve, crescita e posti di lavoro, di stimolare innovazione tecnologica e investimenti collegati e di generare elevati rendimenti, ancorché spesso differiti nel tempo. La necessità di tali investimenti nel futuro della nostra società non è contestata. Il problema è capire chi può permettersi di finanziarli».

E arriviamo così al dunque: «Poiché le finanze pubbliche nazionali saranno completamente assorbite dai piani di salvataggio in corso, non rimane altra alternativa che modificare la cornice delle regole consentendo agli investitori a lungo termine di far fronte a queste sfide. Per individuare i veri long term investors è necessario fare riferimento alla struttura di bilancio dei grandi operatori.
Numerosi sono i soggetti in possesso delle caratteristiche richieste: i cosiddetti fondi perpetui, come i fondi sovrani e gli investitori istituzionali con mandato pubblico specifico, i fondi pensione del settore pubblico e alcune compagnie di assicurazioni con passività a lungo termine vincolanti. In condizioni ideali di regolamentazione, questi investitori possono assumere un ruolo complementare rispetto a quello svolto dagli investitori di breve termine».

C’è però un ‘ma’ ed è qui che bisognerebbe intervenire: «Ma i sistemi di regolamentazione finanziaria nazionali e internazionale non favoriscono oggi lo sviluppo di questa categoria d´investitori. Il rapporto de Larosière mostra come le attuali norme contabili e prudenziali, fedeli al principio mark-to-market, siano sistematicamente orientate alle performance a breve termine e incoraggino quindi effetti pro-ciclici».

Dunque questo è esattamente il nodo della questione ed è esattamente qui che, secondo gli autori, sono necessarie le riforme, che non ci sembrano le stesse richieste da Marcegaglia ieri: «Nella riforma dei sistemi di regolamentazione, è dunque auspicabile che i policy maker operino una chiara distinzione tra investitori di lungo termine, capaci di mantenere in portafoglio i loro asset anche in periodo di crisi finanziaria, e le banche e i fondi comuni, che devono rendere conto in qualsiasi momento ai loro azionisti e sottoscrittori e creare per essi valore a breve termine. In particolare, le norme contabili e prudenziali dovranno tenere conto del fatto che i capitali degli investitori di lungo termine, e in particolare i loro portafogli azionari, saranno di norma detenuti per decenni. Gli investitori di lungo termine dovranno sottostare a regolamentazioni più rigide per quanto concerne i requisiti di capitale e le responsabilità e obblighi nei confronti degli azionisti, delle autorità pubbliche o di altri stakeholder».

“Oltre il giardino” quindi, chi sa vedere trova la strada della sostenibilità, evitiamo di “correre” a casaccio.

fonte: greenreport.it

Nessun commento:

Google

Passatempo Preistorico

Moonstone Madness

Pronti a partire, pronti per distruggere tutto? Bene, allora fate un salto indietro nell'era preistorica e immergetevi in questa nuova avventura dal gusto tribale. A bordo del vostro cinghiale dovrete raccogliere le gemme preziose necessarie per passare alle missioni successive, saltando gli ostacoli se non volete perdere il vostro bottino e distruggendo i totem a testate per conquistare altre gemme utili. Inoltre, una magica piuma vi catapulterà verso il cielo dove punti e gemme preziose sono presenti in gran quantità, per cui approfittatene! cercate di completare la missione entro il tempo limite, utilizzando le FRECCE direzionali per muovervi, abbassarvi e saltare, e la SPACEBAR per prendere a testate i totem.

Change.org|Start Petition

Blog Action Day 2009

24 October 2009 INTERNATIONAL DAY OF CLIMATE ACTION

Parco Sempione - Ecopass 2008

Powered By Blogger