LA SVOLTA. Energia pulita, minore dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili, in particolare dal petrolio estero, un taglio deciso di oltre l'80%, al 2050, delle emissioni di gas serra ("colpevoli del riscaldamento globale"), le nuove tecnologie e la creazione di tanti nuovi posti di lavoro verdi. È questo l'orizzonte disegnato dalla 'svolta storica' degli Usa con la legge anti-CO2 sul clima dell'amministrazione Obama che, con soltanto sette voti di differenza (219 a 212), è stata approvata alla Camera dei rappresentanti, e ora dovrà superare l'esame al Senato.
1.200 PAGINE. Il testo, di circa 1.200 pagine, punta a un netto taglio delle emissioni di CO2 rispetto ai livelli del 2005: il 17% in meno al 2020 e l'83% entro il 2050. Risultati da ottenere, essenzialmente, con una produzione 'frenata' delle emissioni da parte delle grandi compagnie Usa, comprese le centrali e le raffinerie. Il presidente Usa Barack Obama parla di "enorme progresso" rispetto al passato e di "un passaggio audace ma necessario".
CAP AND TRADE. Nello specifico, il progetto di legge crea un mercato per lo scambio dei certificati delle emissioni di CO2 (Cap and trade) simile a quello previsto dal protocollo di Kyoto. Poi, entro il 2020 il 20% del consumo di energia dovrà provenire da fonti rinnovabili, con la possibilità che un terzo possa essere raggiunto con una maggiore efficienza energetica. Molti i fondi che dovrebbero essere stanziati per la ricerca, lo sviluppo, l'innovazione, le auto elettriche e le tecniche di cattura e stoccaggio di CO2.fonte: lanuovaecologia.it
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