Ma l'anagrafe della fragilità manca nella metà degli 8 mila comuni italiani, ed al Sud è una vera eccezione. Non è solo una seccatura burocratica. A Milano l'anagrafe c'è, gli anziani fragili sono 4 mila. Ed è proprio grazie a questo strumento che i custodi sociali, 154 dipendenti comunali, sanno chi ha più bisogno di attenzione. «Ogni giorno — dice l'assessore alla Politiche sociali Mariolina Moioli — ricevono una telefonata oppure una visita dei nostri custodi. In più i custodi sono in contatto con 361 portieri della case popolari, che possono segnalare casi a rischio». Circa 1.500 fragili ricevono a casa anche i pasti. A Roma, invece, l'anagrafe non c'è: «La stiamo costruendo adesso — dice Sveva Belviso, anche lei assessore alle Politiche sociali — perché la precedente amministrazione non aveva provveduto». Questo non vuol dire che non cia siano interventi ma certo è più difficile renderli mirati: c'è un numero verde ed un gruppo di 2 mila volontari della Protezione civile che, in caso di problemi, prelevano l'anziano a casa e lo portano direttamente in ospedale senza fare la fila al pronto soccorso.
Nella Capitale ci sono anche vacanze gratis o super scontate al mare e alle terme. E di volonterose iniziative è piena l'Italia intera. È possibile che i vigili del fuoco decidano di aprire di nuovo le porte delle loro (condizionate) caserme per una partitina a briscola, come è già successo in passato. In diverse città viene concesso agli anziani con basso reddito un contribuito per l'acquisto di un condizionatore che può arrivare anche a 250 euro. Cominciò Ravenna, seguita da Brescia, Cremona fino alla siciliana Alcamo, mentre in alcuni piccoli comuni umbri è stata introdotta la variante ventilatore. In provincia di Firenze stanno dotando di aria condizionata tutti i centri anziani. Interventi meritori ma che, senza l'elenco dei soggetti a rischio, sono spesso a pioggia: «Spero che tutte le città — dice Graziano Delrio, sindaco di Reggio Emilia e responsabile Welfare dell'associazione dei comuni — si dotino di questo strumento. Si può fare di più e meglio, spendendo anche meno».
fonte: corriere.it
Nessun commento:
Posta un commento