Un arresto e cinque fermi per aver organizzato una protesta silenziosa e pacifica. I manifestanti contestano la costruzione di un impianto petrochimico e per la produzione di etilene alla periferia di Chengdu, nella Cina occidentale |
Una persona è stata arrestata e cinque fermate dalla polizia in relazione alle proteste contro la costruzione di un impianto petrolchimico nei pressi di Chengdu, nella Cina occidentale. Lo scrive oggi il giornale Notizie di Pechino, secondo il quale altre due persone sono ricercate per gli stessi fatti. "La polizia - afferma il quotidiano - li ha accusati di aver diffuso messaggi attraverso Internet e altri mezzi, incitando a creare disordini con dimostrazioni o marce". La scorsa settimana alcune centinaia di persone hanno condotto a Chengdu una marcia di protesta chiedendo che venga annullata la decisione di costruire un impianto per la raffinazione del petrolio e la produzione di etilene alla periferia della città. La protesta, silenziosa è pacifica, è stata organizzata attraverso email e messaggi inviati con i telefoni cellulari. Le stesse modalità sono state usate l'anno scorso a Xiamen, sulla costa orientale della Cina, da studenti e professori universitari che hanno organizzato delle manifestazioni contro la costruzione di una fabbrica inquinante. Un altro episodio analogo si è verificato a Shanghai, dove l'obiettivo della protesta è stato il progetto per il prolungamento della linea del treno a lievitazione magnetica, che ne prevede il passaggio in una zona residenziale. In entrambi i casi i progetti sono stati sospesi. fonte: lanuovaecologia.it |
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lunedì 12 maggio 2008
Cina, arresti per proteste ambientaliste
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