mercoledì 25 giugno 2008

Ecomostri siciliani

E' l`hotel di Alimuri a Vico Equense, in provincia di Napoli, il primo ecomostro a dover scomparire dalle coste italiane. Lo dice Legambiente, che ha stilato la "top five degli ecomostri: i primi che per età, per storia e per impatto ambientale devono scomparire dalle nostre coste".

Fanno compagnia all'hotel di Alimuri, le palazzine di Lido Rossello a Realmonte (Ag), Palafitta e Trenino a Falerna (Cz), il villaggio abusivo di Torre Mileto (Fg) e lo scheletrone di Palmaria a Porto Venere (Sp).

Legambiente ha poi distribuito la "bandiera nera 2008" ad amministrazioni, politici, imprenditori e società private che si sono contraddistinti per attacchi o danni all'ambiente marino e costiero.

Una è andata alla regione Abruzzo, per aver approvato la cosiddetta "legge fogna", che torna ad applicare per gli scarichi degli impianti di depurazione valori di parametri previsti da una normativa del 1981, "già all`epoca molto permissiva rispetto alla normativa nazionale di riferimento (Legge Merli)".

In Basilicata è andata "ai pirati della costa ionica (Nettis Resort, Ecoresort Marinagri, Cit Holding) per i grandi progetti (Villaggio Porto degli Argonauti, megalottizzazione tra Policoro e Scanzano Ionico, Villaggi Porto Greco e Torre del Faro) che hanno ricoperto di cemento il litorale lucano".

Alla Regione Campania è andata una bandiera "per la pessima gestione degli impianti di depurazione regionali".

In Emilia Romagna la bandiera nera è andata ex aequo alle amministrazioni comunali di Cervia, Comacchio e Ravenna (nel Parco Regionale del Delta del Po), "le quali continuano ad alimentare una assurda e dannosa speculazione edilizia (e un enorme consumo di suolo), contribuendo a degradare un patrimonio naturale di grande valore".

Nel Lazio "ha vinto" l`amministrazione comunale dell`Isola di Ponza, "per il continuo dilagare del cemento illegale, per il 100% degli scarichi civili non allacciato ai sistemi di depurazione, per la raccolta differenziata dei rifiuti inesistente e per le politiche energetiche antiquate.

E poi all`Assobalneari di Roma, per lo scellerato progetto delle cinque isole artificiali al largo di Ostia nel comune di Roma, all`Immobiliare Vertulasia s.r.l, per la realizzazione di un complesso residenziale abusivo su un terreno fronte mare di circa 15 ettari, lungo la via Flacca nel Parco 'Riviera di Ulisse', realizzato nonostante la diffida di inizio lavori emessa dal Comune di Gaeta, al Campeggio Holiday Village di Fondi che, sorto negli anni `70 come semplice camping, è diventato una vera e propria lottizzazione abusiva su terreno demaniale".

In Liguria il riconoscimento negativo è andato al Comune di Vado Ligure (SV), alla A. P. Moller-Maersk (Copenaghen) e alla Maersk Italia SpA (GE) per il progetto della "Piattaforma Maersk", "in spregio alla volontà dei cittadini che lo hanno nettamente bocciato (64% di no) in una consultazione pubblica indetta dalla stessa amministrazione comunale".

Nelle Marche all'Api di Falconara (AN) per il quinto anno consecutivo "per la reiterata proposta di realizzazione di altri due impianti di generazione di energia elettrica (di 530 e di 70 megawatt), accanto a quello già esistente di 290 megawatt di potenza".

In Puglia alla Ugento s.r.l. per la realizzazione del Villaggio ex Orex che prevede milleduecento posti letto, per 68mila metri cubi su un`area di 170mila metri quadrati in contrada Fontanelle nel Comune di Ugento.

In Sicilia al Comune di Piraino (ME) per la lottizzazione di Torre delle Ciavole, già bandiera nera nel 2001.

In Toscana al sindaco di Campo nell`Elba "per la gestione del Peep (Piano di edilizia economica e popolare) con cui le case 'popolari' realizzate negli ultimi anni sono state oltre 200 in un Comune di 4mila abitanti e dove nel 2001 risultavano esserci ben 2.300 seconde case. Al sindaco di Rio Marina per il villaggio Paese a Vigneria, la lottizzazione sulle ex miniere di pirite che nessuno vuole rilevare".

In Veneto al ministro Claudio Scajola, per aver proposto di riaprire lo sfruttamento dei giacimenti di idrocarburi nel Golfo di Venezia e ai Consiglieri Regionali Franco Frigo e Carlo Alberto Azzi per "l`interpretazione data all`articolo 30 della legge che ha istituito il Parco Regionale del Veneto, che permetterebbe la trasformazione a carbone della centrale termoelettrica di Polesine Camerini (RO) aumentando considerevolmente le emissioni di Co2 in un`area protetta che sta avviandosi verso una economia turistica sostenibile".

fonte: lasicilia.it

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Cito nel mio blog: http://neo-machiavelli.ilcannocchiale.it/2009/01/31/ecologia_ecomostri_ecomostri_e.html .
Citerò em breve:
Solo positivo? Quanti morti di fame o al fredo che se potevano evitare con altre politiche?



Ecomostri siciliani
E' l`hotel di Alimuri a Vico Equense, in provincia di Napoli, il primo ecomostro a dover scomparire dalle coste italiane. Lo dice Legambiente, che ha stilato la "top five degli ecomostri: i primi che per età, per storia e per impatto ambientale devono scomparire dalle nostre coste".

Fanno compagnia all'hotel di Alimuri, le palazzine di Lido Rossello a Realmonte (Ag), Palafitta e Trenino a Falerna (Cz), il villaggio abusivo di Torre Mileto (Fg) e lo scheletrone di Palmaria a Porto Venere (Sp).

Legambiente ha poi distribuito la "bandiera nera 2008" ad amministrazioni, politici, imprenditori e società private che si sono contraddistinti per attacchi o danni all'ambiente marino e costiero.

Una è andata alla regione Abruzzo, per aver approvato la cosiddetta "legge fogna", che torna ad applicare per gli scarichi degli impianti di depurazione valori di parametri previsti da una normativa del 1981, "già all`epoca molto permissiva rispetto alla normativa nazionale di riferimento (Legge Merli)".

In Basilicata è andata "ai pirati della costa ionica (Nettis Resort, Ecoresort Marinagri, Cit Holding) per i grandi progetti (Villaggio Porto degli Argonauti, megalottizzazione tra Policoro e Scanzano Ionico, Villaggi Porto Greco e Torre del Faro) che hanno ricoperto di cemento il litorale lucano".

Alla Regione Campania è andata una bandiera "per la pessima gestione degli impianti di depurazione regionali".

In Emilia Romagna la bandiera nera è andata ex aequo alle amministrazioni comunali di Cervia, Comacchio e Ravenna (nel Parco Regionale del Delta del Po), "le quali continuano ad alimentare una assurda e dannosa speculazione edilizia (e un enorme consumo di suolo), contribuendo a degradare un patrimonio naturale di grande valore".

Nel Lazio "ha vinto" l`amministrazione comunale dell`Isola di Ponza, "per il continuo dilagare del cemento illegale, per il 100% degli scarichi civili non allacciato ai sistemi di depurazione, per la raccolta differenziata dei rifiuti inesistente e per le politiche energetiche antiquate.

E poi all`Assobalneari di Roma, per lo scellerato progetto delle cinque isole artificiali al largo di Ostia nel comune di Roma, all`Immobiliare Vertulasia s.r.l, per la realizzazione di un complesso residenziale abusivo su un terreno fronte mare di circa 15 ettari, lungo la via Flacca nel Parco 'Riviera di Ulisse', realizzato nonostante la diffida di inizio lavori emessa dal Comune di Gaeta, al Campeggio Holiday Village di Fondi che, sorto negli anni `70 come semplice camping, è diventato una vera e propria lottizzazione abusiva su terreno demaniale".

In Liguria il riconoscimento negativo è andato al Comune di Vado Ligure (SV), alla A. P. Moller-Maersk (Copenaghen) e alla Maersk Italia SpA (GE) per il progetto della "Piattaforma Maersk", "in spregio alla volontà dei cittadini che lo hanno nettamente bocciato (64% di no) in una consultazione pubblica indetta dalla stessa amministrazione comunale".

Nelle Marche all'Api di Falconara (AN) per il quinto anno consecutivo "per la reiterata proposta di realizzazione di altri due impianti di generazione di energia elettrica (di 530 e di 70 megawatt), accanto a quello già esistente di 290 megawatt di potenza".

In Puglia alla Ugento s.r.l. per la realizzazione del Villaggio ex Orex che prevede milleduecento posti letto, per 68mila metri cubi su un`area di 170mila metri quadrati in contrada Fontanelle nel Comune di Ugento.

In Sicilia al Comune di Piraino (ME) per la lottizzazione di Torre delle Ciavole, già bandiera nera nel 2001.

In Toscana al sindaco di Campo nell`Elba "per la gestione del Peep (Piano di edilizia economica e popolare) con cui le case 'popolari' realizzate negli ultimi anni sono state oltre 200 in un Comune di 4mila abitanti e dove nel 2001 risultavano esserci ben 2.300 seconde case. Al sindaco di Rio Marina per il villaggio Paese a Vigneria, la lottizzazione sulle ex miniere di pirite che nessuno vuole rilevare".

In Veneto al ministro Claudio Scajola, per aver proposto di riaprire lo sfruttamento dei giacimenti di idrocarburi nel Golfo di Venezia e ai Consiglieri Regionali Franco Frigo e Carlo Alberto Azzi per "l`interpretazione data all`articolo 30 della legge che ha istituito il Parco Regionale del Veneto, che permetterebbe la trasformazione a carbone della centrale termoelettrica di Polesine Camerini (RO) aumentando considerevolmente le emissioni di Co2 in un`area protetta che sta avviandosi verso una economia turistica sostenibile".

fonte: lasicilia.it
Pubblicato da GEFIS ECOLOGIA s.r.l. a 25.6.08
Etichette: ECOLOGIA

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e

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