giovedì 12 giugno 2008

L'emergenza rifiuti arriva a Palermo

È invaso dai rifiuti il "salotto buono" di Palermo: dal teatro Massimo ai Quattro Canti, la via Maqueda è una vetrina di cassonetti stracolmi a causa dello sciopero degli straordinari dei dipendenti dell'Amia, l'ex municipalizzata che si occupa della raccolta. Solo ricorrendo al lavoro straordinario, infatti, l'azienda riesce a garantire il servizio minimo.

Da oltre una settimana i netturbini sono in agitazione a causa dei problemi finanziari dell'azienda, con i sindacati preoccupati per eventuali ritardi nei pagamenti degli stipendi e della quattordicesima. Sul rinnovo del contratto di servizio con il Comune, fermo a 97 milioni, l'azienda ha chiesto un aumento di 40 milioni, fondi che servirebbero anche a ripianare i debiti.

Il Comune però è disponibile a concedere altri 20 milioni di euro dopo quelli erogati l'anno precedente (108 milioni). L'amministrazione ha spiegato che non è possibile, data la situazione finanziaria. "Rispetto al contratto di servizio il buco dell'Amia è di 45 milioni di euro - ha detto il capogruppo del Mpa in consiglio comunale, Giulio Cusumano - Dopo la relazione della Corte dei conti la situazione finanziaria dell'Amia non poteva più essere nascosta".

A questi problemi si aggiunge anche il ritiro della firma di Federambiente dal contratto di lavoro nazionale. "Il datore di lavoro - spiega Mimmo Milazzo, presidente della Cgil provinciale - ha rinunciato all'accordo per l'aumento degli stipendi dei quadri". In città da giorni si sviluppano i roghi: nelle ultime due notti sono stati incendiati una trentina di cassonetti in via Crispi, in via Roma e nei quartieri periferici come il Cep e Ciaculli.

"L'incendio di pochi cassonetti ad opera di vandali irresponsabili - ha osservato il sindaco Diego Cammarata - non ha nulla a che vedere con i servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti che sono assicurati invece, nella nostra città, con continuità, regolarità ed efficienza". Il sindaco ha sollecitato l'Amia "a moltiplicare gli sforzi per difendere l'immagine di Palermo che in questi anni ha dimostrato di essere una città pulita ed efficiente".

Lo sciopero continuerà fino a domani sera, ma potrebbe riprendere già giovedì mattina. L'interruzione è infatti dovuta al rispetto della legge 146 che impone di assicurare i servizi pubblici nei tre giorni precedenti e successivi alle elezioni. "Abbiamo un incontro - dice Milazzo - con i dirigenti dell'Amia e i rappresentanti dell'amministrazione martedì prossimo".

Per l'Amia senza gli straordinari è impossibile mantenere la situazione sotto controllo. "In molti casi - dice l'azienda - il guasto dei mezzi, soprattutto quelli più piccoli che vengono utilizzati nelle strade strette, non può essere 'recuperato' se non con il lavoro extra dei dipendenti. Finchè continua lo sciopero sarà quindi difficile mantenere la città pulita al 100%".

fonte: lasicilia.it

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