TERNA - Secondo Terna l'elettrodotto è stato realizzato nel 1989 ed è stato autorizzato dal ministero dei Lavori Pubblici quindi rispetta a pieno la legge. Inoltre, per Terna, il cavo del conduttore dista 50 metri dalle case e il traliccio è situato a 200 metri dalle abitazioni. L'unico intervento che si è reso necessario - dicono da Terna - nel novembre del 2007 per attutire il forte rumore, dopo richiesta di un isolato cittadino. La relativa sostituzione degli isolatori ha messo tutto a posto. «Ma quannu mai», ci dice il signor Federico: «Non si rinesci a vidiru mancu a televisioni. C'è frusciu». La rassicurazioni di Terna non bastano. Anzi sono in preallarme anche i cittadini di altri 15 comuni della provincia di Messina interessati dal progetto di raddoppio della linea elettrica Sorgenti-Rizziconi (dal nome delle due stazioni poste rispettivamente in Sicilia e in Calabria). C'è infatti, secondo i sindaci dell'area, il rischio di un grave danno ambientale e sociale. Rischio vissuto da una regione, la Sicilia, che da sola rappresenta un enorme pannello solare non sfruttato per produrre energie rinnovabili. Comunque, in progetto c'è l'installazione di un cavo lungo 105 km, sia terrestre che marino, che aumenterà l'efficienza ed eviterà l'attuale congestione della rete elettrica. Dopo la realizzazione di quest'opera, in accordo con la provincia di Messina, Terna prevede opere di compensazione. «Ma compensazione di che?», si domanda un cittadino del rione Passo Vela. Nel progetto di raddoppio della linea, Terna prevede che saranno eliminati 170 km di cavi di cui ben 12 a Pace del Mela. «Ottima notizia - risponde Guido Cavallaro -. A questo punto sarà uno scherzo per Terna spostare più in là l'elettrodotto. Lo chiediamo per favore, con educazione ma con forza».
LA VALLE DEL MELA MUORE - Ma esiste davvero un nesso tra la presenza della campata e le malattie che si sono sviluppate? In realtà, il paese sorge nella «disgraziata» Valle del Mela. Una volta profumava di fiori d’arancio, di gelsomino e ginestre che garantivano una cospicua produzione di miele di alta qualità. I numerosi alveari spontanei oggi sono scomparsi a causa del danno chimico nell'aria. Infatti, dicono gli abitanti «ora c'è puzza e malattie». La valle del Mela è un'area composta da 7 comuni messinesi, inserita tra quelle ad «alto rischio ambientale». In totale 56.000 abitanti che devono già fare i conti con: 1) i fumi della raffineria petrolchimica di Milazzo; 2) con la centrale di cogenerazione della Raffineria; 3) con la centrale elettrica alimentata ad olio combustibile a San Filippo del Mela; 4) con l'Esi di Giammoro che si occupa di trattamento e recupero di batterie fuori uso e rottami di piombo; 5) con le innumerevoli aziende dell'area di sviluppo industriale. L'ultima novità è il progetto di costruzione di una centrale di pompaggio di metano della Snam a Monforte San Giorgio. Risultato? I morti a causa di tumori, secondo la Tat, sul totale dei decessi, in quel di Pace del Mela raggiunge la sbalorditiva cifra dell'80%. Secondo le ultime statistiche, in tutta la valle del Mela, l'inquinamento atmosferico fa due morti al giorno. Numeri da brividi. Le cause? Tumori al colon, al polmone, al seno, al cervello. A Milazzo quasi il 40% dei deceduti ha un'età media inferiore alla media dell'aspettativa di vita nazionale. Secondo L'Inail e per l’Associazione Internazionale Ricerca Cancro, le industrie della zona produrrebbero più di 150 inquinanti: 14 sicuramente cancerogeni, 44 probabilmente cancerogeni e 32 possibili cancerogeni. E chi respira quest'aria si chiede: «Ma come si può continuare a vivere in un posto così?»
fonte: corriere.it
1 commento:
visitateci, siamo tutti nella stessa barca, in mano alle multinazionali
firmateci e passate parola sulla petizione contro l'elettrodotto
ciao dal comitato no elettrodotto lucca
http://noelettrodotto.blogspot.com/
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