Il governo indonesiano ha reso noto che a breve saranno attribuite le concessioni per poter disboscare circa trenta milioni di ettari di foresta da destinarsi alla coltivazione di piantagioni per la produzione di biofuel. Questo per compensare le sempre più basse quotazioni del legno, permettendo ai detentori delle concessioni di fronteggiare le crisi.
Si tratterebbe di un gravissimo danno per l’eco sistema locale, con un colpo inferto al patrimonio forestale del paese che porterebbe degli scompensi ambientali non indifferenti. Eppure il governo nel contempo sbandiera ambiziosi programmi per il taglio dei gas nocivi, che a questo punto si rivelano però un esile foglia di fico dietro cui nascondere il primato dello sviluppo economico sulla sostenibilità ambientale.
Con questa nuova legislazioni non si farà altro che depauperare il patrimonio forestale che contribuisce non poco a frenare le emissioni di gas serra da parte dell’Indonesia.
Secondo Hadi Daryanto, direttore generale per la produzione forestale, il decreto riguarderà solo le concessioni forestali rilasciate dopo la pubblicazione della nuova norma.
Circa metà delle concessioni potrà essere trasformato in coltivazioni di acacia, il 21% in piantagioni di palma da olio e un 30% riservato alle esigenze delle comunità locali o salvato. L’Indonesia ha 36,8 milioni di foreste già destinate ad uso commerciale, che rientrano rientrare nel regolamento.
Un simile regolamento era stato varato nel 1999 ma era poi stato ritirato perché le imprese forestali avevano convertito in piantagione di palma da olio aree molto più vaste di quelle permesse.
fonte: rinnovabili.it
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martedì 23 febbraio 2010
Indonesia: a rischio deforestazione 30 milioni di ettari
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