Lo si attendeva per il 31 gennaio 2009 e seppure con un mese di ritardo alla fine è arrivato. Parliamo del documento previsto dalla Direttiva 2009/28/CE ed inviato oggi dal Ministero dello sviluppo economico a Bruxelles in cui si delinea il quadro futuro per l’importazione di energia elettrica da fonti rinnovabili a cui l’Italia conta di ricorrere. I dati trattano complessivamente di circa 1,17 Mtep annuali al 2020 pari a circa 13,9 TWh, nella cui stima sono escluse le importazioni di biocarburanti o di biomasse per la produzione di biofuel, per i quali si prevedono altri 2,9 Mtep di contributi “esteri”.
In altre parole il documento fa sapere che “al momento non si prevede produzione eccedentaria di energia da fonti rinnovabili” rispetto alla traiettoria indicativa, anche questa prevista nella notifica alla Commissione entro la fine del 2009.
Per integrare al produzione nazionale si legge nel documento, il Governo è intenzionato a favorire una serie di iniziative di cooperazione a partire da quella già in atto con la Polonia e a valorizzare i nuovi collegamenti elettrici verso Paesi terzi come il nuovo progetto di merchant line Italia-Svizzera (realizzazione di un cavo capace di trasportare 1 GW) e quello Italia-Croazia (stessa capacità di trasporto).
A riguardo “si evidenzia che, pur sussistendo l’interesse a favorire le iniziative di cooperazione per […] progetti comuni con Stati membri, al momento non ci sono elementi sufficienti per una valutazione di apporti ida tali meccanismi”.
fonte: rinnovabili.it
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martedì 2 febbraio 2010
Rinnovabili: l’Italia invia a Bruxelles la stima dell’import 2020
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