La crisi economica non ha toccato il mercato dell'energia eolica. Si valuta che nel 2009 il mercato globale per le installazioni delle turbine sia stato di circa 45 miliardi di euro e che abbia garantito circa mezzo milione di posti lavoro a livello mondiale. Uno sguardo al risparmio di emissioni di CO2 rivela che, a capacità installata del 2009, si sono tagliate 204 milioni di tonnellate di carbonio.
I dati pubblicati dal Global Wind Energy Council mostrano che nel 2009 la capacità energetica mondiale prodotta dal settore e cresciuta del 31%. Con 37,5 GW in più si è arrivati a 157,9 GW di installazioni. A trainare la crescita del mercato mondiale con nuovi impianti è stata la Cina che nel solo 2009 ha raddoppiato la propria capacità, passando da 12,1 GW a 25,1 GW.
Un successo dovuto all'impegno del governo teso a favorire lo sfruttamento del grosso potenziale eolico del paese.
Secondo il Segretario Generale dell'Associazione Industriale Eolica Cinese, il target non ufficiale di 150 GW fissato per il 2020 potrà essere raggiunto ben prima di quella data. A livello regionale, il nuovo impulso dato dall'India insieme ai contributi di Giappone, Sud Corea e Taiwan, hanno fatto sì che l'Asia sia stato il mercato regionale di maggiori dimensioni.
Bene sono andati anche gli Stati Uniti, nonostante le previsioni pessimistiche che ipotizzavano un crollo del 50% dell'eolico. I GW installati sono cresciuti del 39%, grazie soprattutto all'inversione di tendenza determinata da piano di rilancio Usa che focalizza gli sforzi sullo sviluppo dell'eolico. Anche in Europa infine, da sempre il più importante mercato per lo sviluppo del settore, si è continuato ad assistere ad una crescita sostenuta, al di là delle aspettative, afferma il Gwec in un comunicato stampa. L'energia eolica ha così ormai assunto una dimensione importante nel panorama energetico.
fonte: lanuovaecologia.it
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martedì 9 febbraio 2010
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