Quindici kibbutzim e moshavim, comunità agricole cooperative di Israele, hanno firmato in questi giorni dei contratti a lungo termine con due giganti dell’energia rinnovabile con l’obiettivo di dare il via ad una serie di istallazioni solari nelle regioni di Arava, Negev e nel nord di Israele. L’annuncio arriva dalla società nazionale Arava Power Company e dalla tedesca Simens poco prima del forum internazionale Eilot Renewable Energy Conference 2010, fissato per il 16-18 febbraio a Eilat, in cui il progetto farà il suo debutto ufficiale.
Attraverso un partenariato le due società realizzeranno campi fotovoltaici di media taglia dalla capacità di 6,5 MW ciascuno per un totale di 100 MW e prvvederanno all’istallazione di impianti solari anche sui tetti di fattorie, stalle e fabbriche delle cooperative firmatarie, a fronte di un investimento di Arava di 2 miliardi di shekel (554 milioni di dollari).
Jon Cohen, ceo della compagnia israeliana ha sottolineato, in una nota stampa, come l’Autorità di Pubblica Utilità abbia creato un mercato competitivo per 300 MW – la capacità solare a livello nazionale ritenute ammissibile dalla legge – e “chi ha l’esperienza, conoscenze e capacità sarà in vantaggio rispetto agli altri”. Ma Cohen ha anche invitato il Ministero delle Infrastrutture e l’Autorità israeliana ad aumentare la quantità approvata di energia solare per medie istallazioni a 1.000 MW. “Il target di 300 megawatt è un passo importante nei confronti dell’attuazione della decisione governativa di produrre il 5% del consumo di Israele da fonti rinnovabili entro il 2014, ma non basta: sono necessari almeno 1000 MW”.
fonte: rinnovabili.it
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martedì 9 febbraio 2010
sraele, energia fotovoltaica su stalle e fienili
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