Nelle ultime settimane si sta assistendo a un'altalena dell'informazione, si passa infatti dalle notizie provenienti dall'Inghilterra dove un gruppo di scettici ha assunto overdose di medicinali omeopatici per dimostrare che non contengono nulla, a allarmi ingiustificati sulla presunta pericolosità
dell'omeopatia.
"In questi giorni la stampa ha ripreso l'interessante decalogo dell'Istituto Superiore della Sanità sull'uso corretto delle medicine non convenzionali, formula che comprende medicine molto diverse tra loro" afferma Fausto Panni, presidente Omeoimprese. "Nelle notizie diffuse - prosegue Panni - viene utilizzata la fonte dell'ISS per lanciare un allarme sulla pericolosità anche dell'omeopatia, quando nel documento ufficiale vengono menzionati 3 decessi in 8 anni a causa di prodotti di origine naturale. Ma occorre saper distinguere con molta attenzione i prodotti di origine naturale e i medicinali omeopatici, che per il loro metodo specifico di produzione contengono il principio attivo in quantità non tossiche e propedeutiche alla risoluzione della malattia".
Nella realtà esiste un buon corpo di evidenze cliniche. Secondo Faculty of Homeopathy Sono 134 prove randomizzate e controllate (RCT) sono state pubblicate alla fine del 2007. Di queste 59 positive, 8 negative e 67 con conclusioni non valide statisticamente. Le prove randomizzate controllate hanno dimostrato un effetto positivo dell'omeopatia nel trattamento di numerose patologie tra cui allergie, infezioni respiratorie, diarrea infantile, influenza, disturbi reumatici, vertigini, fibromialgia, osteoartriti, sinusiti, otiti acute, bronchiti, sindrome della fatica cronica e sindrome pre-mestruale. Proprio in questi giorni sono stati resi noti gli studi sui benefici delle cure omeopatiche come coadiuvanti nelle terapie oncologiche.
Studi clinici osservazionali dimostrano in modo costante che oltre il 70% dei pazienti riferiscono benefici prodotti dal trattamento omeopatico.
fonte: greenplanet.net
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