Dopo l'accordo del mese scorso, il Consiglio regionale ha modificato all'unanimità la legge che abbassa i livelli di emissione di diossina in atmosfera a 2,5 nanogrammi per metro cubo
In Puglia tutti gli impianti in esercizio potranno emettere in atmosfera, "a partire dal 30 giugno 2009", una quantità di diossina pari a 2,5 nanogrammi per metro cubo e, a partire dal 31 dicembre 2010, pari a 0,4 nanogrammi per metro cubo. Lo ha deciso ieri il Consiglio regionale della Puglia, che ha modificato all'unanimità la legge regionale che abbassa i livelli di emissione di diossina in atmosfera. I limiti previsti dalla legge nazionale sono attualmente di 10 nanogrammi a metro cubo.
La legge regionale – approvata nel dicembre scorso – prevedeva che l'abbassamento a 2,5 nanogrammi avvenisse dal primo aprile 2009, ma è stata modificata sulla base di un accordo raggiunto circa un mese fa tra ministero dell'Ambiente, sindacati, Regione Puglia, Provincia e Comune di Taranto. Il provvedimento è stato approvato all'unanimità: 44 i voti favorevoli. Voto favorevole è stato espresso dunque anche dai gruppi dell'opposizione di centrodestra.
La legge regionale, varata essenzialmente per far fronte ai problemi causati a Taranto dalla diossina emessa dall'Ilva, fu varata dal consiglio pugliese il 19 dicembre del 2008. Il 19 febbraio scorso venne firmato il Protocollo integrativo dell'Accordo di programma: furono protagonisti i soggetti istituzionali interessati, le organizzazioni sindacali e la società Ilva spa. L'articolo 1 del Protocollo impegnava la Regione Puglia a modificare il termine del primo aprile per l'abbassamento dei valori
fonte: lanuovaecologia.it
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