mercoledì 25 marzo 2009

Siemens investe sul solare termodinamico sviluppato da Enea e ispirato da Rubbia

Siemens punta sul solare termonidanico acquistando il 28% delle quote azionarie di Archimede Solar Energy S.p.A., società del gruppo Angelantoni industrie S.p.A., specializzata in questa tecnologia. Archimede solar energy (ASE) è l’unico produttore al mondo di tubi ricevitori solari a sali fusi per le centrali del solare termodinamico, la tecnologia – ispirata dal premio Nobel Carlo Rubbia - sviluppata e brevettata nei laboratori Enea della Casaccia Roma e di Portici. Luigi Paganetto, presidente dell’Enea, ha sottolineato che: «L’accordo di oggi tra Siemens ed Angelantoni sulle tecnologie del solare costituisce un’ulteriore conferma dell’interesse che suscita la tecnologia del solare termodinamico sviluppata dall’Enea sia a livello nazionale che internazionale».

«Da poco – ha aggiunto Paganetto - c’è stato l’annuncio dell’interesse della Confindustria Lazio per la realizzazione di un impianto solare termodinamico in questa Regione. In tutta la sponda del Nord del Mediterraneo, ma anche in Cina ed in India c’è un grande interesse per questa tecnologia d’avanguardia, che apre nuove opportunità al nostro sistema industriale».

Le centrali solari termodinamiche lavorano con lo stesso principio delle centrali convenzionali con la differenza che il calore per la generazione del vapore non è prodotta dai combustibili fossili ma dall’energia solare. Il solare termodinamico è una tecnologia basata sulla concentrazione, attraverso specchi parabolici, dell’energia solare e sul conseguente riscaldamento di un fluido la cui energia termica è accumulabile ed in grado di produrre vapore, attivare le turbine e generare elettricità.

Tale processo, basato come detto sull’intuizione del premio Nobel per la fisica Carlo Rubbia, sfrutta come fluido termovettore non un olio ma una miscela di sali fusi che elimina quasi totalmente i rischi ambientali e raggiunge temperature di 550° C superiori a qualsiasi altro fluido utilizzato in questo settore.

«L’ingresso nel capitale di Archimede Solar Energy rappresenta un passo importante nella nostra strategia di sviluppo» ha detto René Umlauft, CEO mondiale della divisione Renewable Energy di Siemens a margine dell’incontro avvenuto oggi presso l’Enea. «Nei prossimi anni l’interesse per questa nuova promettente tecnologia è destinato a rafforzarsi». Entro il 2015, il mercato delle centrali solari termodinamiche farà segnare - secondo stime Siemens – una crescita a due cifre anno su anno per un valore complessivo di oltre 10 miliardi di euro.

«Prima della fine di questo anno si darà inizio alla costruzione di uno stabilimento per la produzione di tubi solari che entrerà in funzione nel 2010» affermano Gianluigi e Federica Angelantoni, rispettivamente Presidente e CEO di Archimede Solar Energy.

Il tubo ricevitore è senza dubbio il componente a più alto contenuto tecnologico tra tutti gli elementi necessari alla realizzazione di un impianto solare termodinamico di tipologia “Parabolico lineare”. Nel caso del progetto solare termodinamico di tecnologia avanzata Enea, con fluido di scambio costituito da sali fusi e temperatura di uscita dal campo solare molto alta rispetto a quella degli impianti tradizionali (550 °C contro 380 °C), le caratteristiche tecniche richieste per il tubo ricevitore devono essere molto più spinte.

Nelle fasi iniziali del progetto, per lo sviluppo del tubo ricevitore l’Enea poteva contare solo due potenziali fornitori presenti sul mercato mondiale che disponevano di prodotti che non potevano soddisfare le specifiche tecniche. Per questo motivo Enea decise di sviluppare una propria strategia per dotarsi di ricevitori solari stabili e ad alta efficienza per impiego ad alte temperature

Avere le competenze e la tecnologia sia per la realizzazione del materiale assorbente e otticamente selettivo del tubo ricevitore per l’incapsulamento in vetro e la messa sotto vuoto è un elemento altamente strategico per lo sviluppo e la realizzazione di impianti solari. Oggi, sia per ottenere efficienze spinte sia per avere elementi stabili nel tempo, chiunque produca un progetto di impianto solare termodinamico a media-alta temperatura, non può prescindere da un tubo ricevitore ad alto valore tecnologico ed a basso costo.

Questo è un ottimo esempio di dove la ricerca dovrebbe investire sempre più, ovvero sulla tecnologia legata all’ambiente. E’ da scelte di governo come queste che può cominciare davvero la green economy.

fonte: greenreport.it

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