Un dossier del centro di Salute Us Navy, della Marina Usa, ha confermato l'inquinamento delle falde acquifere di una ampia parte di territorio campano, compresa fra Castel Volturno, Caserta e Napoli. L’allarme era scattato lo scorso autunno, arriva adesso la conferma dalle analisi scientifiche elaborate dai tecnici fatti arrivare appositamente da Oltreoceano. I dati sono però contestati dalla Asl e dalla Agenzia regionale dell'ambiente, l'Arpac. Secondo le analisi effettuate dalla Us Navy, l'acqua contiene quantità di tetracloroetilene, coliformi totali (inclusi coliformi fecali ed escherichia coli) e nitrati di molto superiori alla norma, a Casal Di Principe, San Cipriano e nel Casertano.
"L'acqua presenta rischi non accettabili", scrivono i biologi del centro. Tanto che i dati in questione hanno portato al trasloco di 17 famiglie di militari americani. Percentuali d’inquinamento preoccupanti riscontrate anche in abitazioni di Pozzuoli, Casoria, nell’area compresa tra Calvizzano e Mugnano e Caserta. Le analisi, a campione, sono state effettuate in 130 abitazioni e dieci siti operativi. Per i biologi americani, l'acqua è a rischio anche nel consolato Usa di via Caracciolo a NApoli.
"Da parte loro c'è un allarmismo ingiustificato - replica il direttore dell'Arpac Luciano Capobianco - l'acqua è assolutamente sicura. Diverso invece è il caso di quelle abitazioni allacciate non all'acquedotto, ma ai pozzi". Secondo Capobianco, gli americani usano parametri diversi da quelli previsti in Europa nelle valutazioni: "Dalle nostre analisi l'acqua è sicura, e non presenta assolutamente problemi. Io ad esempio bevo quella del rubinetto". Lo studio Usa sarà pubblicato nei prossimi giorni e inviato alla Protezione civile e agli assessorati all'Ambiente e alla Salute.
fonte: lanuovaecologia.it
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