E' cominciata così la giornata romana dell'erede al trono d'Inghilterra, giunto ieri nella capitale con la consorte su invito del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ospita la coppia reale negli Appartamenti imperiali del Quirinale.
Il discorso alla Camera. Calorosa l'accoglienza riservata alla coppia dal presidente della Camera Gianfranco Fini che ha donato all'erede d'Inghilterra una stampa antica del Galles, mentre Carlo ha donato un tagliacarte in argento con lo stemma reale. Poco dopo le 11, con qualche minuto di ritardo rispetto all'agenda del cerimoniale, il principe del Galles con Camilla e Fini si sono spostati nella sala della Lupa per la conferenza.
"Un alfiere dell'ambiente". Fini si è rivolto al principe del Galles definendolo "un alfiere" della cultura ambientale ed ha anche definito un "elemento di grande interesse" il rifiuto degli ogm del principe Carlo. Poi, Carlo d'Inghilterra si è rivolto ai parlamentari riuniti nella sala della Lupa (il discorso, lungamente applaudito, è durato oltre 30 minuti), e ha sottolineato come l'Italia, in qualità di presidente di turno del G8, si trova "nella condizione ideale per dare prova di leadership a livello mondiale" nella lotta ai cambiamenti climatici e "per contribuire a porre le fondamenta per un accordo storico" in vista della Conferenza sul clima di Copenaghen a dicembre.
"La storia ci giudicherà". Carlo ha chiesto di fare in fretta perché "rimangono solo 99 mesi prima di raggiungere il punto di non ritorno", poi, ha avvertito allarmato, "la storia ci giudicherà " per come il mondo avrà affrontato questa sfida. Analizzando i vari aspetti della questione climatica e ambientale il principe ha aggiunto "che all'innalzamento del livello dei mari e al degrado delle acque dolci si sommeranno gli effetti di fenomeni climatici estremi, che apporteranno danni ai territori e avranno un impatto negativo sulle coltivazioni".
L'Abruzzo. Il principe, in apertura del suo discorso sul clima, ha ricordato anche il terremoto che il 6 aprile scorso ha colpito l'Italia: "Le popolazioni de L'Aquila e dei paesi vicini - ha affermato - continuano a essere presenti nei nostri pensieri e nelle nostre preghiere".
Un cuscino per Camilla. Camilla ha assistito all'intervento del marito seduta con uno speciale 'supporto lombare' dietro la schiena: un cuscino rivestito di tartan (la tradizionale fantasia di colori scozzese) di quelli utilizzati da chi soffre di mal di schiena. Il cuscinetto è stato posto all'ultimo minuto sulla sedia destinata alla duchessa di Cornovaglia al tavolo della presidenza, e tolto da un addetto non appena lei si è alzata. Prima di lasciare il Palazzo Camilla, con abito scuro, si la duchessa si è trattenuta per qualche minuto nella studio di Fini per indossare una veletta nera, come richiede la seconda visita della giornata, quella al Vaticano.
La visita al Papa. Il principe Carlo d'Inghilterra e sua moglie hanno fatto ingresso nella Santa Sede a bordo di una Maserati messa a loro disposizione dal cerimoniale di Stato. Il colloquio tra il Papa e il principe Carlo, presente anche la moglie Camilla, è durato circa 15 minuti, si è svolto in inglese e senza interpreti, nella biblioteca papale.
Al termine dell'udienza, Carlo e Camilla sono scesi alla prima loggia del Palazzo Apostolico per incontrare il segretario di Stato Tarcisio Bertone. Camilla ha assistito anche a questo secondo colloquio. Entrambi gli incontri sono definiti "cordiali" dalla nota vaticana. Fra i temi trattati, "la promozione umana e lo sviluppo dei popoli - sottolinea la nota del Vaticano - , la difesa dell'ambiente e l'importanza del dialogo interculturale e interreligioso per la promozione della pace e della giustizia nel mondo".
I doni. Camilla, divorziata e al suo primo incontro con il papa, era visibilmente, mentre il principe Carlo, che era in Vaticano per la terza volta dopo la visita ufficiale con Diana dell'85 e quella in occasione dei funerali di Giovanni Paolo II, era più disinvolto. Molto cordiale il pontefice. Carlo ha portato in dono al pontefice un set di 12 piatti da dessert in ceramica dipinti a mano, con disegni di fiori del suo giardino di Highbrow, parte di una più ampia collezione di 60 pezzi. ''Non so se possano esserle di qualche utilità'', ha detto dandoglieli. Il Papa ha ricambiato con un'incisione della Basilica di San Pietro secondo il progetto originale, prima dell'intervento di Michelangelo e con le tradizionali medaglie del pontificato. Congedandosi, Carlo e il pontefice hanno anche parlato di Giovanni Paolo II: ''Un uomo meraviglioso - ha ricordato il principe di Galles -, ci manca terribilmente''.
Carlo e il fotografo. Un fotografo del Sun ha avuto questa mattina il privilegio di essere elogiato dal principe Carlo davanti al Papa, durante le pose di rito subito prima dell'incontro privato nel palazzo apostolico. "Mi ha seguito per 35 anni - ha detto al pontefice il principe di Galles, riferendosi al fotografo Arthur Edwards - è un uomo meraviglioso e - ha aggiunto - è anche cattolico".
fonte: repubblica.it
Nessun commento:
Posta un commento