mercoledì 22 aprile 2009

«In Italia 2,5 milioni in povertà assoluta»

Due milioni e mezzo di italiani vivono in povertà assoluta. Sono quelli che l'Istat definisce «poveri fra i poveri». In questa condizione si trovano 975 mila famiglie, il 4,1% dei nuclei familiari del Paese. Nel rapporto sulla povertà assoluta, riferito al 2007, l'Istituto di statistica sottolinea che rispetto al 2005, «la povertà assoluta è rimasta stabile e sostanzialmente immutata». Il fenomeno è concentrato al Sud (5,8%) e meno al Nord (3,5%) e al Centro (2,9%). La povertà assoluta inoltre incide di più sulle famiglie numerose (con un solo figlio minore è del 3,1%, sale al 3,8% e al 10,5% se i figli sono rispettivamente due o più di due), dove vivono anziani (5,4%) e, infine, se il capofamiglia è donna (4,9%).

LA SITUAZIONE PEGGIORA SE IL CAPOFAMIGLIA È ADULTO - La povertà assoluta, sottolinea l'Istat, sta peggiorando nelle famiglie in cui a capo c'è un ultracinquantenne, mentre va migliorando in quelle in cui il capofamiglia è un giovane. Tra le famiglie la cui persona di riferimento ha meno di 65 anni - spiega l'Istituto di statistica - l'incidenza è generalmente inferiore alla media ma, tra il 2005 e il 2007, le famiglie con a capo un adulto tra i 45 e 54 anni mostrano segnali di peggioramento passando dal 2,6% al 3,4%. Al contrario, tra i nuclei dove il capofamiglia ha meno di 34 anni c'è un miglioramento: dal 4,1% al 3%. Ciò è dovuto, per l'Istat, al fatto che sempre più spesso solo i giovani che hanno raggiunto una piena indipendenza economica lasciano la famiglia di origine. Il dato ripropone la questione dei working poor, ossia di coloro che nonostante abbiano un lavoro vivono un forte disagio economico; una condizione che spesso si lega a bassi profili professionali e d'istruzione. Il rapporto dell'Istat afferma poi che le famiglie con persona di riferimento non occupata mostrano un valore di incidenza pari al 5,6%; in particolare, si passa dal 4,8% tra le famiglie dei ritirati dal lavoro, all'8,1% se si tratta di una persona in altra condizione professionale (studente, casalinga, inabile al lavoro) e si raggiunge il valore più alto, il 10%, se la persona di riferimento è in cerca di occupazione.

NUOVA METODOLOGIA - Con il rapporto presentato mercoledì, l'Istat introduce una nuova metodologia: stima la soglia della povertà assoluta tenendo conto della spesa mensile minima necessaria per acquisire un determinato paniere di beni e servizi considerati essenziali per vivere. Questa soglia cambia a seconda dell'età, della composizione della famiglia, del luogo di residenza. Per una famiglia, ad esempio, formata da una sola persona, fra i 18 e 59 anni, la soglia è di 724.29 euro se vive in un'area metropolitana del nord, mentre se vive in un piccolo comune è 650.04 euro. Se la stessa persona vive in un grande comune del mezzogiorno la soglia scende a 520.18 euro. Altro esempio. Per una famiglia di tre componenti con età sotto i 59 anni, la soglia di povertà assoluta è stabilita in 1.158,71 euro se vive in un'area metropolitana nelle regioni centrali, mentre è a 966,20 euro se risiede nelle regioni meridionali. L'intensità della povertà, ossia la percentuale di quanto la spesa mensile delle famiglie assolutamente povere si colloca al di sotto della soglia di povertà, risulta pari al 16,3% e raggiunge il 18,2% tra le famiglie residenti al meridione.

«RAFFRONTI IMPOSSIBILI» - Per il direttore generale dell'Istituto, Linda Laura Sabbadini, la povertà assoluta stimata nel rapporto dell'Istat presentato il 22 aprile non può essere confrontata con alcun altro dato precedente sia per quanto riguarda la povertà assoluta (l'ultimo è del 2000), né con la povertà relativa (che individua le disuguaglianze tra poveri e ricchi sulla base di una spesa media mensile fissata per tutti) proprio in virtù della nuova metodologia costruita. Quest'ultima tiene conto di tre componenti fondamentali: alimentazione, abitazione e tutto il resto. Tuttavia i ricercatori dell'Istat, sulla base di questi elementi, hanno potuto ricostruire la stima della povertà assoluta al 2005 della quale riferiscono appunto nel rapporto odierno.

fonte: corriere.it

Nessun commento:

Google

Passatempo Preistorico

Moonstone Madness

Pronti a partire, pronti per distruggere tutto? Bene, allora fate un salto indietro nell'era preistorica e immergetevi in questa nuova avventura dal gusto tribale. A bordo del vostro cinghiale dovrete raccogliere le gemme preziose necessarie per passare alle missioni successive, saltando gli ostacoli se non volete perdere il vostro bottino e distruggendo i totem a testate per conquistare altre gemme utili. Inoltre, una magica piuma vi catapulterà verso il cielo dove punti e gemme preziose sono presenti in gran quantità, per cui approfittatene! cercate di completare la missione entro il tempo limite, utilizzando le FRECCE direzionali per muovervi, abbassarvi e saltare, e la SPACEBAR per prendere a testate i totem.

Change.org|Start Petition

Blog Action Day 2009

24 October 2009 INTERNATIONAL DAY OF CLIMATE ACTION

Parco Sempione - Ecopass 2008

Powered By Blogger