L’intenzione c’è. Realizzare in Italia il primo impianto europeo semi-industriale di produzione di bioetanolo di seconda generazione, alimentato da biomasse agro-energetiche. Guido Ghisolfi, Vice Presidente del Gruppo M&G, ne ha dato l’annuncio oggi in occasione del Convegno internazionale ‘Etanolo di seconda generazione: una realtà possibile’, organizzato a Milano in collaborazione con la GBEP, Global Bionergy
Partnership. La volontà espressa è il frutto di un progetto più ampio di cui il Gruppo ha presentato per l’occasione i primi risultati. Si tratta di PRO.E.SA avviato nel 2007 al fine di identificare il migliore processo industriale per la produzione di bioetanolo che potesse garantire la sostenibilità agricola della filiera, prezzi competitivi con la benzina e efficienza tecnologica.
Nei laboratori sono state confermate, con prove sperimentali di trattamento della biomassa, idrolisi enzimatica e fermentazione, rese totali in etanolo superiori al 95%, tali da rendere il processo competitivo anche con i combustibili tradizionali.
Inoltre, per ogni area del processo sono state individuate le soluzioni ottimali e sono state riprodotte su scala di laboratorio le relative operazioni unitarie.
I dati raccolti sia nella sperimentazione agronomica che nella realizzazione delle prove sperimentali sulle diverse operazioni unitarie costituiscono la base della modellazione sia della filiera agronomica che del processo di conversione. Il prossimo obiettivo sarà rendere operativa a maggio l’unità pilota continua da 1 tonnellata/giorno presso il centro ricerca di Rivalta Scrivia (AL).
“Nel 2009 – ha commentato Dario Giordano, Direttore Globale della Ricerca e Sviluppo del Gruppo M&G – raccoglieremo dati sugli impianti pilota che in parte abbiamo già installato ed in parte stiamo completando, e come da programma nel 2010 saremo pronti ad iniziare la costruzione del primo impianto demo/industriale che utilizzerà la nostra tecnologia di avanguardia”, stimando una produzione di 30-40.000 tonnellate/anno
fonte: rinnovabili.it
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