Il professor Alberto Ziparo, docente dell'Università di Firenze e coordinatore degli studi sull'impatto ambientale del Ponte sullo Stretto, in una nota, esprime le sue perplessità in merito alla delibera con cui il Cipe ha dato il via libera al manufatto. "Gli espropri di cui si parla nella delibera - afferma Ziparo - non riguardano le opere del ponte, ma interventi, definiti collaterali o propedeutici, che in realtà interessano opere di sistemazione stradale e ferroviaria nei comuni di Villa San Giovanni e Messina, già decise e da realizzare a prescindere dal ponte".
Secondo Ziparo, "gli espropri delle strutture relative al manufatto, infatti, non possono essere eseguiti prima dell'approvazione del progetto definitivo. Progetto che si presenta assai problematico in quanto gravano su di esso gli irrisolti, enormi, problemi di impatto ambientale, territoriale e paesaggistico, le valutazioni economico-finanziarie assai negative, cui si sono aggiunti di recente i grandissimi dubbi sulla stessa costruibilità espressi dal più profondo conoscitore tecnico del progetto stesso, il professor ingegner Remo Calzona, già coordinatore del comitato tecnico-scientifico del progetto ponte. Certo fa pensare che un decreto infrastrutturale per l'emergenza economica destini risorse non secondarie ad espropri, non riguardanti tra l'altro l'opera annunciata, ed alla progettazione infinita del ponte".
fonte: lanuovaecologia.it
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