Con il piano del governo "non ci sarà nessuna cementificazione", si tratta di una "legge di assoluto buon senso e non ci sarà nessuna negazione delle leggi urbanistiche". È la risposta del premier Silvio Berlusconi alle critiche del leader del Pd Dario Franceschini sul piano straordinario per l'edilizia. "Ghedini e Tremonti - ha detto Berlusconi, intervenendo dal palco dell'assemblea del gruppo del Pdl - l'hanno voluta chiamare 'lex Silvia’ perché l'ho sognata io una sera: ed una mattina mi sono svegliato e ho detto: ecco qua cementifichiamo l'Italia, almeno secondo quella che è la posizione dell'opposizione".
"Non c'è nessuna cementificazione - ha proseguito Berlusconi - perché ci si rivolge a tutte quelle famiglie italiane che abitano in una casa monofamiliare o bifamiliare e sono quasi il 50%". "Il 50% di famiglie - ha aggiunto - che hanno avuto la casa bloccata tra pratiche burocratiche inenarrabili con i Comuni e che con una semplice lettera di inizio lavori al Comune e con un progetto firmato sotto la responsabilità di un professionista, un architetto o un ingegnere, potranno ampliare del 20% la propria casa sul proprio territorio di pertinenza e certamente faranno qualcosa che renderà più bella e più preziosa e di maggior valore la propria casa, non credo che ci sia nessuno così sciocco da voler fare un qualcosa che diminuisca il valore della sua proprietà.
"Quindi - ha continuato - questo è quello che dice questa legge cornice che noi approveremo venerdì in Consiglio dei ministri, ma che saranno le Regioni che dovranno fare propria e mentre venivo qui ho avuto la notizia che già la Giunta del Veneto l'ha approvata e che l'approverà la Giunta della Sardegna e che anche la Calabria vuole adottarla". "Insomma - ha concluso - credo sia una legge di assoluto buon senso e che non porterà a nessuna negazione delle leggi urbanistiche perché le case sono naturalmente là dove gli strumenti urbanistici permettano che ci siano e a questo possiamo aggiungere il fatto che ove ci siano degli edifici brutti e obsoleti c'è la possibilità per chi volesse rifarli con le nuove tecniche ad esempio per trattenere il calore o per utilizzare l'energia nucleare".
"Naturalmente - ha concluso - le singole regioni potranno fare delle leggi di contenimento maggiore perché quello del 20-30% è il limite massimo a cui si potrà arrivare e credo che questo metterà di nuovo in moto l'edilizia e siccome c'è un vecchio motto che dice 'quando l'edilizia va tutto segue', credo che questo sarà qualcosa di utile per l'economia".
fonte: lanuovaecologia.it
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