La scoperta della Guardia di finanza di Caltagironein un terreno agricolo di Ramacca, attiguo al fiume Gornalunga. Coperti dalla terra c'erano tracce evidenti di scarti di prodotti medicinali. Ora si attendono le analisi dell'arpa per verificare il grado di pericolosità dei rifiuti e le conseguenze sulle coltivazioni vicine
Circa 50mila tonnellate di rifiuti sono state scoperte dalla Guardia di finanza di Caltagirone sotterrate a una profondità di tre metri in un terreno agricolo di Ramacca, attiguo al fiume Gornalunga. Coperti dalla terra c'erano tracce evidenti di scarti di prodotti medicinali, come siringhe e guanti sterili monouso, che fanno sospettare agli investigatori che la discarica sia stata utilizzata per occultare anche rifiuti speciali provenienti da ospedali o cliniche. Il sito è stato scoperto ieri dopo l'analisi di alcune immagini dal satellite di Google Earth, che lasciavano intravedere delle irregolarità nella zona: accanto una verdeggiante area coltivata a meloni bianchi c'era un'area abbandonata che sembrava presentare delle 'gobbe' e che aveva delle piante selvatiche particolarmente sviluppate. Inoltre si intravedevano delle strane scie bianche sul terreno.
Un sopralluogo sul posto ha fatto aumentare i sospetti tanto da avviare degli scavi di controllo: con l'asportazione della terra il dubbio è diventato certezza a partire dagli odori nauseabondi che emanava. Poi, via via, sono stati trovate le tracce evidente dei rifiuti sepolti sotto tre metri di terra, la maggior parte dei quali si sospetta siano di natura speciale e quindi altamente tossica. Secondo i primi primi accertamenti, i rifiuti sarebbero stati seppelliti in tempi non recenti. Saranno i tecnici dell'Agenzia regionale per l'ambiente a stabilire i tipi di scarti nascosti sotto terra, la loro tossicità e il tasso di inquinamento del fondo, che si trova tra coltivazioni di meloni bianchi e allevamenti e non distante dalle falde acquifere del fiume Gornalunga.
E proprio ieri mattina mentre i militari eseguivano le campionature del terreno con i tecnici dell'Arpa a poche decine di metri diversi operai erano impegnati nella raccolta di frutta. Sulla vicenda è intervenuto il segretario nazionale del Codacons, Francesco Tanasi, che ha parlato di "un vero e proprio attentato alla salute dell'ambiente e dei cittadini". "Le sostanze tossiche - ha spiegato il rappresentate dell'associazione di consumatori - penetrano facilmente nel terreno, si diffondono nell'aria, spezzano l'equilibrio dell'ecosistema circostanze e portano disturbi e malattie nei soggetti che vengono malauguratamente in contatto con queste fonti di inquinamento".fonte: lanuovaecologia.it
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