La campagna del presidente Obama per la mobilità sostenibile comincia a dare i suoi frutti. A metà settembre l'US DOE (Dipartimento per l’Energia degli Stati Uniti) ha assegnato un contributo di 528,7 milioni di dollari alla Fisker Automotive, costruttore impegnato nella produzione di vetture alto di gamma a propulsione elettrica. Il sostanzioso finanziamento sarà destinato allo sviluppo di nuovi modelli ibridi plug-in a propulsione elettrica - cioè ricaricabili attaccando la spina alla presa di corrente – venduti a un listino accessibile a più larghe fasce di utenza.
NUOVO MONDO - La Fisker userà il finanziamento soprattutto per il progetto Nina, auto ibrida plug-in che andrà in vendita a 39.900 dollari al netto degli incentivi USA per le auto ecologiche. Il nome Nina si ispira alla caravella di Cristoforo Colombo e vuole essere il simbolo del passaggio dal Vecchio al Nuovo Mondo, dai vecchi e inquinanti idrocarburi all’economia dell’energia sostenibile.
80 KM AL GIORNO - Sul fronte dell’impatto ambientale, la Karma (modello attuale della Fisker) può consumare meno di 3 litri per 100 km. La trasmissione Q-DRIVE le consente una percorrenza di 80 km a emissioni zero con la carica della batteria agli ioni di litio, ma può percorrere altri 400 km usando l’energia elettrica generata da un motore a benzina utilizzato come generatore di corrente. Se la percorrenza giornaliera non supera gli 80 km e la notte si provvede alla ricarica della batteria con il plug-in, si può quasi eliminare l’uso del carburante. Secondo Fisker la vendita di automobili ibride “plug-in” permetterà di risparmiare, entro il 2016, 3 miliardi di litri di benzina evitando l’emissione di 8 milioni di tonnellate di CO2. Dal punto di vista sociale, infine, il progetto Nina dovrebbe salvaguardare circa 5.000 posti di lavoro e crearne altri per produrre negli USA le nuove auto ibride “plug-in”.
fonte: corriere.it
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