giovedì 29 novembre 2007

Lo stile "eco" degli italiani

Temono i cambiamenti climatici. Vogliono cambiare alcune abitudini, ma faticano a farlo. La Nuova Ecologia presenta un sondaggio sulla disponibilità a "vivere con stile". A Raffaele Del Giudice il premio Ambientalista dell'anno/Scarica il sondaggio
Clima, il "peso" degli italiani
La consegna del premio Ambientalista dell’anno a Raffaele Del Giudice e un’intera giornata di dibattiti sugli stili di vita ecocompatibili aprono la dieci giorni di convegni verso il congresso nazionale di Legambiente (7-9 dicembre all’ex Fiera di Roma). Questa mattina La Nuova Ecologia, nell’ambito del convegno “Vivi con stile: saperi, mode, comportamenti.Dentro le nuove culture ambientali”, ha presentato i risultati di un sondaggio di Lorien consulting che testimoniano l'evoluzione della sensibilità ambientalista degli italiani. Dal campione di mille persone rappresentative della popolazione adulta emerge che la maggioranza dei nostri connazionali è consapevole della gravità della crisi ambientale e che anche i comportamenti dei singoli sono importanti per affrontare la crisi climatica.

L’insicurezza ambientale
Gli italiani che si dicono preoccupati dalla sicurezza ambientale sono quattro su dieci (43,4%). Questo timore arriva subito dopo la disoccupazione (59%) e la sicurezza personale (50,4) e addirittura prima dell’aumento del costo della vita (41,1%). «La consapevolezza delle criticità legate a inquinamento ed effetto serra è ormai giunta a uno stadio di maturità», spiegano le note. Al problema, svela ancora l'indagine, sono leggermente più sensibili gli elettori di centrosinistra, ma è vissuto ormai in maniera sostanzialmente trasversale.

Gli stili di vita
Altro significativo passo avanti è poi il fatto che gli italiani, soliti invocare davanti ad ogni problema l'intervento dello Stato, nel caso dell'ambiente colgono che il


problema ha una dimensione fortemente legata alla responsabilità individuale. Secondo il sondaggio, sei su dieci sono convinti che i cittadini debbano impegnarsi direttamente per contrastare i cambiamenti climatici. Per questo la maggioranza si dice disposta a modificare alcune condotte, anche se il passaggio dall’intenzione alla pratica stenta a decollare.

Un gap tra dire e fare«Emerge, tuttavia, un gap non marginale tra la disponibilità all’attuazione di comportamenti ecocompatibili e la loro effettiva pratica: segno tangibile che il “vivere con stile” sia un percorso avviato, ma ancora lungi da una completa realizzazione» recita la nota che accompagna il sondaggio. L'86,2% degli intervistati si dice ad esempio pronto ad effettuare la raccolta differenziata, ma poi solamente il 51,5 raccoglie separatamente carta, vetro, plastica e gli altri rifiuti. Il 72,5% si dice disposto a sostituire in casa le lampadine ad incandescenza con quelle a basso consumo, ma poi solo il 53,7 lo fa davvero. Una forbice che resta più o meno larga per tutti i possibili campi d'intervento, passando dal divario minimo tra chi è pronto a cambiare gli elettrodomestici con modelli energeticamente più efficienti (36,3%) e chi


lo fa sul serio (26,8%), e quello massimo tra chi si dice disposto a passare ai mezzi pubblici (59,1%) e chi li usa davvero (21,6%).

L’ambientalista dell’anno
Durante il convegno è stato consegnato il premio ambientalista dell’anno 2007 a un esponente campano di Legambiente impegnato da anni nella lotta alle ecomafie. Si tratta di Raffaele Del Giudice, educatore ambientale - opera anche nel penitenziario minorile di Nisida - che denuncia quotidianamente lo “scandalo al sole” della Terra dei fuochi: il triangolo Giugliano-Qualiano-Villaricca, nel napoletano, dove vengono sversati illegalmente e dati alle fiamme rifiuti di ogni genere. Le battaglie di Del Giudice sono arrivate la scorsa settimana anche al Torino Film Festival, dove è in concorso il documentario “Biutiful Cauntri”, dedicato proprio alle ecomafie in Campania.
Il concorso è stato lanciato Legambiente e La Nuova Ecologia per portare in evidenza quelle persone che si sono distinte nella difesa del territorio e nella promozione dell’ecologia negli ultimi dodici mesi. Quindici i candidati valutati da una giuria di esperti composta da Roberto Della Seta, Marco Fratoddi, Toni Mira, Sveva Sagramola e Mario Tozzi.

fonte: lanuovaecologia.it

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