Pechino 2008, dubbi su test inquinamento

I medici delle autorità sportive australiane non si fidano dei dati ufficiali. E le autorità cinesi non rispondono alle richieste di maggiori dettagli sulle analisi. La prossima settimana arriva la commissione medica del Cio/La tennista rinuncia

Forti dubbi dai medici delle autorità sportive australiane sui test sull'inquinamento condotti in estate a Pechino in vista dei Giochi olimpici del prossimo anno. Le rilevazioni, effettuate lo scorso agosto a 12 mesi esatti dal via delle Olimpiadi, hanno evidenziato secondo le autorità cinesi una riduzione dell'inquinamento dell'aria tra il 15 e il 20 per cento. «Trovo difficile che si sia verificata una simile riduzione», ha detto il dottor Ken Fitch, medico sportivo del comitato olimpico australiano. I test vennero tra l'altro condotti con tutta una serie di misure anti-inquinamento in vigore, tra cui il blocco di circa 1,3 milioni di vetture, oltre un terzo di quelle normalmente circolanti nella metropoli. Ma quando istituti medici stranieri hanno chiesto a Pechino i dettagli dell'analisi, come il livello delle microparticelle e dell'ozono, cruciale per chi soffre d'asma, dalla Cina non hanno avuto risposta. «Prima di poter essere felici di questo dato - ha aggiunto Fitch - dovremo avere a disposizione tutti i dettagli». Si spera che questo avverrà la prossima settimana, quando la commissione medica del Comitato olimpico internazionale (Cio) visiterà il Comitato organizzatore di Pechino 2008. fonte: lanuovaecologia.it